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Meno lesioni precancerose nelle teenager con il vaccino anti-HPV

Ginecologia Redazione DottNet | 12/07/2011 12:22

In Australia, l’introduzione del vaccino quadrivalente anti-HPV ha portato a una riduzione di quasi il 50% delle lesioni precancerose della cervice uterina di grado elevato nelle teenager al di sotto dei 18 anni. Lo evidenzia uno studio appena pubblicato su The Lancet, secondo il quale nei primi tre anni successivi all’implementazione di un ampio programma vaccinale, si è assistito a una progressiva riduzione del numero di nuove lesioni in questa popolazione. Non si è avuta invece una riduzione analoga nelle over 18 e per le lesioni di grado più basso. Inoltre, avvertono i ricercatori, il risultato ottenuto nelle più giovani non può essere attribuito con certezza assoluta al vaccino, perché i risultati dello screening citologico non sono stati correlati allo status vaccinale. In ogni caso, secondo gli autori (un’equipe del Victorian Cytology Service Registries di Melbourne, coordinata da Julia Brotherton), è biologicamente plausibile che tale beneficio possa essere legato alla vaccinazione e che possa essersi manifestato prima nelle più giovani.

L’Australia ha dato il via nel 2007 a un programma vaccinale intensivo con il vaccino quadrivalente anti-HPV riguardante tutte le donne e le ragazze tra i 12 e i 26 anni di età. Per valutarne gli effetti, i ricercatori hanno confrontato i trend di incidenza delle lesioni cervicali precancerose di grado elevato (CIN 2 o superiore o adenocarcinoma in situ) prima e dopo l’introduzione di tale programma, utilizzando i dati di screening raccolti dal Victorian Cervical Cytology Registry (uno degli otto registri sul Pap test attivati in Australia) tra il 2003 e il 2009. L’incidenza delle anomalie di grado più basso era invece un endpoint secondario dello studio. Si è visto così che l’incidenza delle lesioni di grado elevato si è ridotta in modo significativo dopo l’avvio del programma vaccinale, passando dallo 0,8% nel periodo pre-vaccinazione allo 0,42% (P = 0,003).

Nel 2006 (l’ultimo anno prima dell’introduzione della vaccinazione) l’incidenza era dello 0,85%; tre anni dopo era scesa allo 0,22% (P = 0,003). L’incidenza si è ridotta marginalmente anche nelle ragazze tra i 18 e i 20 anni, ma senza raggiungere la significatività statistica, mentre non si è osservato un trend simile nelle fasce d’età superiori o per quanto riguarda le lesioni di grado più basso, indipendentemente dall’età. Nella discussione del lavoro, gli autori sottolineano che i risultati positivi ottenuti nella coorte più giovane evidenziano l’appropriatezza dell’offerta della vaccinazione alle preadolescenti, prima dell’inizio dell’attività sessuale.

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Inoltre, vista la presenza di altri dati che suggeriscono una riduzione significativa dei condilomi dopo l’avvio del programma vaccinale, i ricercatori si dicono ottimisti sul fatto che i risultati indichino come il programma vaccinale stia già cominciando ad avere un impatto. Ottimismo condiviso, ma fino a un certo punto, da Mona Saraiya e Susan Hariri, entrambe in forze ai Centers for Disease Control and Prevention di Atlanta e autrici dell’editoriale di commento. “L’ottimista che è in ciascuno di noi vuole salutare questi primi risultati come una reale evidenza dell’effetto della vaccinazione“ scrivono le due esperte, le quali, tuttavia, fanno anche notare come altri fattori, per esempio cambiamenti delle linee guida introdotti poco prima dell’avvio del programma, possano aver giocato un ruolo ancora maggiore rispetto al vaccino stesso. Inoltre, le editorialiste danno una tirata d’orecchie agli autori perché non hanno considerato i dati individuali sullo status vaccinale, come invece avrebbero dovuto fare, visto che tali dati erano disponibili.  Nel loro commento, Saraiya e Hariri auspicano perciò l’esecuzione di ulteriori studi, ma nel contempo avvertono che probabilmente ci vorranno decenni per avere una dimostrazione di un effetto del vaccino sul cancro della cervice uterina, che è l’obiettivo principale delle vaccinazioni anti-HPV.

Bibliografia: J.M.L. Brotherton, et al. Early effect of the HPV vaccination programme on cervical abnormalities in Victoria, Australia: An ecological study, Lancet 2011; 377: 2085–92

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