I disturbi alimentari non sono una cosa solo da adulti. In questi ultimi anni sono aumentati i casi di piccoli con disagi legati alla dieta e si inizia a parlare di bulimia anche tra bambini e bambine. Di questo e delle altre problematiche legate all’alimentazione si parlerà nella quarta edizione del congresso internazionale “Nutrizione, metabolismo e diabete nel bambino e nell’adolescente” che si terrà al Policlinico Rossi il 9 e il 10 settembre.
Nel corso delle due giornate verranno presentate le principali novità nel trattamento dell’obesità e delle sue complicanze, con particolare attenzione al ruolo della nutrizione sin dalla nascita. Verrà analizzato in dettaglio il rapporto tra nutrizione, ormoni e accrescimento, concentrandosi sul bambino che mangia poco o è sottopeso o alla diagnosi differenziale delle obesità secondarie. Si affronterà la tematica emergente dei disturbi del comportamento alimentare, in particolare della bulimia e infine si affronterà un focus su fibre e vegetali ed il loro ruolo di primo piano nell’intervento di educazione nutrizionale. Sarà poi riservato uno spazio per trattare altre due tematiche strettamente legate all’argomento precipuo del convegno: il disagio psicologico e l’alimentazione vegetariana, in costante aumento tra la popolazione. Una dieta base di alimenti di origine vegetale offre infatti numerosi benefici, anche per i più piccoli, purché lo stato nutrizionale venga costantemente monitorato dal pediatra.
Nei più piccoli sempre più diffusi sono diabete e sovrappeso.
Diabete e sovrappeso, come prevenirli. “L’eccesso di grasso accumulato non è inerte ma comporta conseguenze metaboliche rilevanti – spiega Claudio Maffeis - il bambino con obesità presenta spesso uno o più fattori di rischio metabolico che definiscono la cosiddetta “Sindrome Metabolica”. Il bambino ha cioè valori dei grassi circolanti (soprattutto trigliceridi e colesterolo) e/o della pressione e/o della glicemia più elevati del normale. Questa situazione metabolica è per lo più associata ad un aumento del grasso addominale. Quindi, anche da bambini, avere la pancia non è bene. Per sapere se la dimensione del grasso addominale si mantiene entro i limiti consigliati è sufficiente misurare la circonferenza della vita e dividerla per la statura: se il risultato è superiore a 0,5 allora la pancia è troppa e va ridotta. Per prevenire e curare l’obesità del bambino è importante mangiare bene e muoversi molto. L’esposizione ad una nutrizione adeguata sin dalla nascita e ad uno stile di vita attivo è quindi fondamentale per la prevenzione”.
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