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National Cancer Instituteof Health: vaccino anti HPV funziona a basse dosi

Ginecologia Anna Morfé | 13/09/2011 15:38

Per prevenire il cancro alla cervice uterina non sono necessarie le tre dosi previste dal vaccino, ma una quantità minore è già utile ad offrire un’adeguata protezione dalla malattia. La notizia arriva dal National Cancer Institute of Health che ha portato avanti uno studio pubblicato poi sulla rivista Journal of the National Cancer Institute.

Il cancro alla cervice uterina, causato dal papillomavirus umano (Hpv) e' la terza forma di cancro più comune fra le donne. La vaccinazione attualmente disponibile contro l'Hpv 16 e 18, due ceppi che contribuiscono in gran parte alla diffusione della patologia, prevede la somministrazione di tre dosi nell'arco di sei mesi. Nel nuovo studio sono stati utilizzati i dati provenienti da un trial condotto in Costa Rica: su 7.466 donne coinvolte, 5.967 avevano ricevuto tutte le tre dosi canoniche, 802 ne avevano ricevute due e 384 solo una (per 'fattori involontari', legati per esempio a gravidanze).

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I ricercatori hanno scoperto che sussistevano livelli simili di protezione contro l'Hpv16 e l'Hpv18 in tutte le donne. Gli studiosi sostengono dunque che un programma di vaccinazione Hpv che preveda meno dosi potrebbe essere ugualmente efficace contro l'Hpv, con costi notevolmente minori. Gli scienziati però mettono in guardia sul fatto che bisogna comunque determinare se meno dosi di vaccino possano comunque offrire una robusta copertura per un periodo sostanzialmente più lungo di quello di 4 anni, che e' quello che e' stato considerato nello studio.

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