Canali Minisiti ECM

Maggior rischio cardiaco per gli uomini senza figli. La notizia dalla Stanford University School of Medicine e dalla University of California

Cardiologia GianMaria Di Nardo | 28/09/2011 17:07

Gli uomini sposati che non hanno figli hanno un maggiore rischio di morire di attacco cardiaco oltre i 50 anni, rispetto agli uomini piu' anziani che invece hanno almeno due figli. Lo studio e' stato effettuato dalla Stanford University School of Medicine e dalla University of California di San Francisco, che hanno usato dati provenienti dallo NIH-AARP Diet and Health Study.

I ricercatori hanno seguito 137.903 uomini con un'eta' compresa fra 50 e 71 anni senza precedenti malattie cardiovascolari, per una media di 10,2 anni. Come si legge sulla rivista Human Reproduction, il 92 per cento dei partecipanti aveva almeno un figlio e il 50 per cento almeno 3 figli. Confrontati con i padri, e al netto dei fattori sociodemografici e gli stili di vita, gli adulti senza prole avevano il 17 per cento di probabilita' in piu' di morire di malattia cardiovascolare contratta durante il periodo di studio. Secondo gli scienziati, gli uomini che hanno figli hanno una maggiore tendenza a seguire uno stile di vita piu' salutare, il che abbasserebbe il loro rischio cardiaco. "Ma c'e' anche da dire che, anche da studi passati, una buona fertilita' e' stata associata alla buona salute del cuore", ha spiegato Michael L. Eisenberg, fra gli autori dello studio .

pubblicità

Commenti

I Correlati

Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole

Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”

Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia

Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano

Ti potrebbero interessare

Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole

Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”

Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia

Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano

Ultime News

Più letti