I pazienti anziani ipertesi e coronaropatici che fanno uso cronico di FANS a scopo analgesico hanno un rischio di significativamente aumentato di eventi cardiovascolari. A evidenziarlo è una nuova analisi post hoc dello studio INVEST (International Verapamil-Trandolapril Study), pubblicata sul numero di luglio dell'American Journal of Medicine. Gli autori dello studio, coordinati da Anthony A Bavry, della University of Florida, di Gainesville, hanno trovato in questa popolazione un significativo aumento degli outcome avversi cardiovascolari, determinato principalmente da un incremento della mortalità cardiovascolare. Secondo Bavry, intervistato da Heartwire , quest’analisi nell’ambito dello studio INVEST è particolarmente importante per la pratica clinica quotidiana perché i pazienti inclusi erano quelli tipici che si vedono nei reparti di medicina interna, geriatria, cardiologia: anziani, ipertesi e con una coronaropatia stabile.
Nel lavoro non è stata fatta distinzione tra i vari FANS utilizzati e finché non si faranno ulteriori studi, ha detto Bavry, il rischio dei FANS è da considerare "un effetto di classe" e il loro uso andrebbe evitato, preferendo un agente alternativo, come il paracetamolo. Tuttavia, ha sottolineato lo specialista, "i pazienti non devono sospendere questi farmaci di loro iniziativa, ma parlarne prima con il proprio medico”. All'interno della coorte di oltre 22mila pazienti dello studio INVEST, Bavry e i suoi collaboratori hanno identificato i pazienti che a ogni visita di controllo riferivano di prendere FANS e li hanno definiti utilizzatori cronici (882 soggetti). Per lo più, i motivi per cui i pazienti assumevano questi farmaci erano l'artrite reumatoide, l'artrosi e la lombalgia.
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