Arriva dal freddo l’innovativa tecnica per il ringiovanimento cutaneo, mutuata dall’ingegneria dei tessuti, presentata al 57° Congresso nazionale di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica a Napoli. La nuova frontiera della medicina estetica, messa a punto da Bioscience Institute (polo biotecnologico di San Marino dedicato alla ricerca scientifica e alle applicazioni cliniche delle cellule staminali, specializzato nella crioconservazione autologa di cellule staminali), in collaborazione con importanti centri di ricerca universitari italiani, consiste nel crioconservare le cellule della propria pelle, quando sono ancora giovani e attive, per poterle utilizzare alla comparsa dei primi segni di invecchiamento. Lo studio clinico ad hoc, condotto dal gruppo di ricerca della dermatologia Roberta Lovreglio, ha dimostrato infatti la validità dell’utilizzo dei fibroblasti autologhi crioconservati. Esami istologici effettuati sui pazienti trattati hanno confermato, si legge in una nota del Bioscience Institute, l’effettivo ringiovanimento cutaneo.
La metodologia utilizza la naturale capacità dei fibroblasti, le cellule che concorrono al mantenimento di una pelle sana, compatta ed elastica, di produrre collagene ed elastina. A causa dell’invecchiamento la vitalità di queste cellule si riduce progressivamente, con il risultato che la pelle appare più sottile e meno tonica. Coltivare in vitro i fibroblasti estratti da un piccolo campione di cute prelevato dal paziente, permette di disporre in poco tempo di un elevato numero di cellule attive e vitali. Di queste, una parte può essere impiantata subito, per aumentare la produzione di collagene della pelle, l’altra viene destinata alla crioconservazione per futuri ulteriori interventi di ringiovanimento cutaneo. La novità sta proprio nella possibilità di congelare i fibroblasti bloccandone l’età biologica, che è quella corrispondente al momento in cui viene effettuato il prelievo di cute.
Negli adolescenti la dermatite atopica è associata a un notevole carico psicologico: maggiore vulnerabilità, rabbia, ansia e insicurezza
La campagna promossa da Johnson & Johnson in partnership con APIAFCO – Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza ha l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulla psoriasi e offrire screening gratuiti
Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Jama Dermatology e condotto presso l'Università di San Francisco su due ampi campioni di individui
L’assunzione del principio attivo Baricitinib, il primo approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave si è dimostrata ancora più efficace sui pazienti curati nella vita reale rispetto a quelli trattati negli studi registrativi
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