Dieci anni di importanti cambiamenti in campo oncoematologico sono stati al centro dei dibattiti scientifici durante il congresso nazionale della Sie (Società italiana di ematologia) in programma a Napoli. Dalla mancanza di ogni speranza si è arrivati, grazie all’utilizzo dei farmaci biologici, al raddoppio delle aspettative di vita. Per la cura della leucemia mieloide cronica, malattia neoplastica del sangue, le nuove prospettive di guarigione arrivano dall’utilizzo di due inibitori di seconda generazione.
‘’Le molecole nilotinib e dasanitib sono farmaci in compresse assumibili anche a casa dal paziente per via orale, prodotti con ridotti effetti collaterali – spiega il professore Fabrizio Pane - presidente del Congresso nazionale della Società italiana di Ematologia (SIE) in programma nella Mostra d’Oltremare – con questi farmaci la probabilità di aspettativa di vita in media dei pazienti è proiettata a più di venti anni. Un risultato importante è stato ottenuto con le terapie biologiche per la leucemia linfatica acuta del bambino: queste molecole portano alla scomparsa della patologia addirittura nell’80 per cento dei casi”. Nel corso della conferenza stampa il vice Presidente della SIE il Professor Giovanni Pizzolo di Verona, ha chiarito che l’utilizzo dei farmaci biologici rappresenta al tempo stesso “un’opportunità, una novità, ma anche un costo per il servizio Sanitario nazionale, visto che i farmaci biologici vengono forniti ai cittadini direttamente dalle Farmacie ospedaliere, sotto il diretto controllo dei medici curanti. La premessa è di curare i nostri pazienti nella maniera migliore con farmaci a tossicità selettiva”. La leucemia mieloide cronica comparsa per la prima volta nel 1960 quando fu identificata nelle cellule dei pazienti l’anomala presenza di un piccolo cromosoma (poi nominato Philadelfia) in onore alla città statunitense dove furono condotti gli studi, questa fu la prima prova della presenza in cellule umane di una ben caratterizzata anomalia dei cromosomi.
AIL dal 2021 ha scelto di dedicare delle campagne informative e di servizio per i pazienti e le loro famiglie per raccontare i progressi nella lotta a queste malattie e offrire consulenze costruite attorno alle esigenze di chi vive la malattia in pri
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