Nuovi farmaci, terapie innovative a partire da quelle che potrebbero utilizzare le cellule staminali e studio dei geni coinvolti nella malattia che potrebbero 'indicare' inediti approcci per la cura. Sono questi i principali 'binari' della Ricerca per la lotta alla Sclerosi multipla (Sm), grave patologia infiammatoria che coinvolge il sistema nervoso centrale e per la quale, ad oggi, non esiste ancora una terapia risolutiva. Ad accendere i riflettori sui passi avanti della Ricerca in questo campo sono gli scienziati che, provenienti da tutto il mondo, partecipano al Congresso internazionale sulla Sm che si apre oggi ad Amsterdam.
Folta anche la presenza di ricercatori italiani - tra i quali 40 ricercatori finanziati dall'Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) e la sua Fondazione (Fism) - che presenteranno vari studi in occasione del 'Congresso dei comitati europeo (Ectrims) e americano (Actrims) per il trattamento e la cura della Sm'', il piu' importante appuntamento scientifico internazionale su questa patologia. Al Congresso, afferma Marco Salvetti, responsabile del Centro Neurologico per le Terapie Sperimentali dell'universita' Sapienza di Roma e componente del comitato scientifico dell'Aism, ''sara' anche presentato un nuovo Consorzio per la ricerca che vedra' unite associazioni di vari paesi con l'obiettivo di promuovere sperimentazioni cliniche sulla forma progressiva di Sm, per la quale non ci sono al momento terapie''.
- FARMACI: saranno presentati aggiornamenti sui vari farmaci ed i processi di registrazione Ue per i nuovi medicinali.
- GENETICA: Sono gia' stati individuati 57 geni legati alla sm, la maggior parte dei quali collegati al sistema immunitario. Tuttavia, rileva Salvetti, ''ancora non sappiamo in che modo i geni interagiscano con l'ambiente: i geni da soli, cioe', danno una predisposizione alla malattia, ma perche' questa si scateni deve succedere 'qualcos'altro', qualcosa che ancora non conosciamo. La sfida fondamentale e' appunto scoprire qual e' il fattore in grado di scatenare la patologia''.
- STAMINALI: promettenti sono gli studi sulle cellule staminali mesenchimali (del midollo osseo). I test su modelli animali e di laboratorio, infatti, hanno dato primi risultati positivi in termini di efficacia terapeutica.
- RISONANZA MAGNETICA: Per la terapia della sm si punta anche allo sviluppo dell'uso della risonanza magnetica nell' individuare precocemente le piu' ridotte lesioni cerebrali.
- TERAPIA ZAMBONI: una sessione del Congresso e' inoltre dedicata alla tesi di Paolo Zamboni, il medico dell'ospedale Sant'Anna di Ferrara che ha ipotizzato un legame tra la sclerosi multipla e l'insufficienza venosa cronica cerebro spinale (Ccsvi). Entro novembre dovrebbe partire la sperimentazione sull'uomo per verificare se effettivamente il restringimento dei vasi sanguigni nel sistema venoso e' o meno collegabile alla sclerosi multipla.
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