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Maggior rischio di aborto con i FANS a inizio gravidanza

Ginecologia Redazione DottNet | 02/11/2011 13:29

Assumere antinfiammatori non steroidei (FANS) all’inizio della gravidanza potrebbe aumentare il rischio di aborto spontaneo. A suggerirlo è uno studio di coorte franco-canadese, pubblicato online sulCanadian Medical Association Journal, nel quale si è osservato un rischio di aborto spontaneo più che raddoppiato 2,4 volte maggiore nelle le donne che hanno preso un FANS diverso dall’aspirina, a prescindere dal tipo e dal dosaggio, nelle prime fasi della gestazione. In questo periodo, concludono gli autori, questi farmaci andrebbero perciò usati con cautela.

Anche se l’uso di tali agenti da parte delle donne gravide desta qualche preoccupazione, gli studi fatti finora hanno fornito risultati contraddittori. Per fare chiarezza, Hamid Reza Nakhai-Pour, dell’Università di Montreal, e i suoi collaboratori hanno esaminato i dati di un registro nazionale sulle gravidanze (il Quebec Pregnancy Registry) e hanno condotto uno studio caso–controllo confrontando 4.705 donne che avevano avuto un aborto spontaneo nelle prime 20 settimane di gestazione con un numero di donne 10 volte maggiore come controlli. Il registro contiene dati sulle prescrizioni farmacologiche ricevute dalle gestanti, sulle visite mediche effettuate e sulle eventuali diagnosi, nonché sugli eventuali ricoveri subiti durante la gravidanza.

Su 4.705 casi, si è visto che 352 (il 7,5%) avevano preso un FANS diverso dall’aspirina. Tra i controlli che non avevano abortito, 1.213 (il 2,6%) era stato esposto a un FANS. L'esposizione a un FANS diverso dall’aspirina è stata definita come aver ricevuto (e rispettato) almeno una prescrizione di qualsiasi tipo di farmaco durante le prime 20 settimane di gravidanza o nella settimana precedente l'inizio della stessa. Tra i diversi FANS, quello usato più comunemente è stato il naproxene, seguito da ibuprofene. "L'uso di FANS che non sia l’aspirina durante la gravidanza è associato a un rischio statisticamente significativo di avere un aborto spontaneo" scrivono gli autori nel lavoro.
"Abbiamo sempre riscontrato un’associazione tra rischio di aborto spontaneo e uso gestazionale di diclofenac, naprossene, celecoxib, ibuprofene e rofecoxib, da soli o in combinazione, il che farebbe pensare a un effetto di classe”. Il rischio più alto è risultato quello associato a diclofenac in monoterapia, mentre quello rischio più basso si è visto con rofecoxib, sempre in monoterapia. Tuttavia, il dosaggio non sembra influenzare il rischio. I risultati di questo lavoro sono coerenti con quelli di altri studi, ma danno informazioni nuovi per quanto riguarda i dosaggi e i tipi di FANS. Insomma, concludono gli autori, "dato che l'uso di FANS diversi dall’aspirina nelle prime fasi della gravidanza ha dimostrato di aumentare il rischio di malformazioni congenite importanti e che i nostri risultati suggeriscono la presenza di un effetto classe sul rischio di aborto spontaneo, questi farmaci andrebbero essere usati con cautela dalle gestanti”.

Bibliografia: H. R. Nakhai-Pour, et al. Use of nonaspirin nonsteroidal anti-inflammatory drugs during pregnancy and the risk of spontaneous abortion. CMAJ September 6, 2011 First published September 6, 2011, doi: 10.1503/cmaj.110454.

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