The tiger and the cat, la tigre e il gatto. Con questa efficace immagine la medicina americana distingue due tipologie di carcinoma della prostata: una piu' violenta che deve inevitabilmente essere trattata per via chirurgica e un'altra meno aggressiva che puo' essere semplicemente tenuta sotto 'sorveglianza attiva', evitando cosi' l'impatto sullo stile di vita del post-operatorio. L'importanza della prevenzione e dei markers Psa, con i quali appunto si possono individuare precocemente questo tipo di cancro e stabilirne l'aggressivita', sara' uno dei temi di 'La prostata: funzione, malattie e cure', convegno nazionale organizzato per venerdi' prossimo dall'associazione 'Europa uomo Italia onlus' al Maschio Angioino di Napoli con il patrocinio del Comune.
Sono 43.000, nel solo 2010, le diagnosi di tumore alla prostata in Italia. Sono circa 14 milioni gli italiani che per eta', familiarita' o fattori esterni rischiano di ammalarsi. Percentuali che subiscono un'impennata dopo i 50 anni, che salgono al 20% ai 60 anni e arrivano addirittura all'80% attorno agli 80 anni. Numeri su cui incidono la dieta, i comportamenti sessuali, l'ambiente di lavoro e soprattutto la predisposizione genetica. E' dimostrato che e' doppio il rischio per chi ha un parente di primo grado che ha avuto un cancro. Addirittura di 11 volte maggiore, con insorgenza precoce di 7 anni prima rispetto alla media, se i parenti di primo grado sono due. ''Ma di cancro alla prostata muoiono solo gli ignoranti - enfatizza Domenico Prezioso, docente di Urologia alla Federico II di Napoli e relatore al convegno - bisogna curare gli stili di vita e soprattutto fare puntuali e cadenzati controlli''.
Se ne parlerà sabato 14 settembre, sede idipharma di via G. Mameli 12 , Aci Bonaccorsi (Catania)
Carone: "La branca emergente dell’urologia funzionale incide fortemente sulla cura dell’incontinenza di cui soffrono circa 7 milioni di italiani"
Dagli urologi italiani un decalogo per affrontare al meglio la patologia
Verze: “L’Iperplasia Benigna della Prostata può essere considerata fra i problemi di salute che maggiormente interessano il maschio che invecchia, sia per la diffusione epidemiologica che per l’impatto sulla qualità di vita"
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