La sostituzione chirurgica della valvola aortica è il gold standard per il trattamento della stenosi valvolare aortica. Tuttavia, i cambiamenti nella demografia e il confronto con ladisciplina manifestano un numero sempre più elevato di pazienti, che richiede lo sviluppodi nuove forme alternativemeno invasive di trattamento chirurgico.Il processo di sviluppo è rappresentato dalla procedura di impianto valvolare aortico transcatetere (TAVI). La procedura Tavi è una nuova opzione terapeutica per il trattamento dei pazienti con alto grado di stenosi della valvola aortica e predisposti ad un’alta morbilità perioperatoria. Questa procedura ha lo scopo di curare la stenosi aortica e migliorare la funzione cardiaca senza rimuovere la valvola aortica nativa stenotica.
Ad oggi, la procedura di impianto valvolare aortico transcatetere (Tavi) è praticata con due principali modalità di accesso al cuore: via trans femorale e via trans apicale. La prima avviene attraverso l’arteria femorale mentre la seconda, attraverso l’apice del muscolo cardiaco, raggiunto attraverso una piccola incisione sul torace sinistro.Grazie alla modalità di conduzione dell’interventoquesta procedura è particolarmente indicata peri pazientianziani e / opazienti già sottoposti a chirurgia cardiaca. I primi risultatidi studi multicentrici prospettici sono stati recentemente pubblicati con l’obiettivo di potenziare il valore della procedura nel trattamento moderno dei pazienti ad alto rischio con stenosi della valvola aortica.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
Per colmare questo vuoto, è stato realizzato il Manifesto: “Rischio cardiovascolare residuo: analisi del contesto e delle opzioni terapeutiche, tra innovative strategie di prevenzione e sostenibilità di sistema”
Abbott annuncia la disponibilità in Italia di AVEIR™ DR, il primo sistema di pacemaker bicamerale senza fili al mondo per trattare le persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale. Eseguiti già i primi impianti in Italia
Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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