Recentemente è stato pubblicato uno studio sulla rivista scientifica Circulation in cui è stato osservato dagli autori che aumenti o riduzioni dei valori della pressione arteriosa in soggetti di mezza età rappresentano un rischio di sviluppare una patologia cardiovascolare. Sono state analizzate le variazioni dei livelli pressori in 61.585 soggetti che avevano partecipato al Cardiovascular Lifetime Risk Pooling Project. Sono stati valutati i cambiamenti della pressione arteriosa a partire da 14 anni prima dei 55 anni di età dei partecipanti. I pazienti sono stati monitorati fino ai 95 anni d’età oppure alla comparsa del primo evento cardiovascolare o il decesso.
Nell’arco dei 55 anni, gli autori hanno osservato che se i valori pressori risultavano vicini ai valori di normalità, i soggetti presentavano un rischio inferiore di sviluppare un evento cardiovascolare. Al contrario, i soggetti che avevano presentato un aumento dei livelli pressori mostravano un rischio tra il 42% e il 69% di sviluppare un evento cardiovascolare.
Comparando la patologia ipertensiva nelle donne e negli uomini si è riscontrato che le donne presentano un aumento superiore dei livelli pressori durante la mezza età. A 55 anni, il 25,7% degli uomini e il 40,8% delle donne mostravano livelli pressori normali, mentre il 49,4% degli uomini e il 47,5% delle donne presentano pre-ipertensione.
Società scientifiche ed esperti concordano sulla necessità di agire sull’organizzazione e il monitoraggio – anche attraverso i LEA - e sulla comunicazione per un paziente più consapevole
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Il documento ha affrontato il tema dell’aderenza terapeutica nei suoi diversi aspetti, sia a livello mondiale che italiano
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