Arriva una opportunità con la dichiarazione dei redditi: presentando l’apposita integrazione è possibile recuperare 5 anni di tasse versate e compensare con i crediti maturati
Arriva una opportunità con la dichiarazione dei redditi: presentando l’apposita integrazione è possibile recuperare 5 anni di tasse versate e compensare con i crediti maturati
E' possibile vedersi riconosciuto fino al 100% dell’IRAP corrisposta negli ultimi 5 anni. Molti medici hanno già recuperato oltre un quarto di milione di euro: per la precisione 267mila euro in pochi mesi. Ciò è stato reso possibile dall’articolo 5 del Decreto Fiscale (DL 193/2016), che ha introdotto la possibilità di presentare la “dichiarazione integrativa a favore del contribuente” fino alla scadenza del termine di decadenza dell’azione accertatrice anche per l’Imposta Regionale sulle Attività Produttive. Una delle principali conseguenze di questo provvedimento è l’allungamento da quattro a cinque anni in cui si può andare a ritroso per ottenere il credito. In sostanza, chi agirà nel corso del 2017 potrà recuperare l’IRAP versata a partire dal 2012: i crediti che emergeranno andranno in compensazione, per quanto riguarda l’ultimo anno sin da subito e per il resto fin dall’anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione integrativa.
«Secondo quanto stabilito da recenti sentenze della Cassazione n. 9451/2016, 7291/2016 e 7371/2016, – spiegano i legali di Consulcesi che stanno avviando iniziative su tutto il territorio nazionale – possono accedere ai rimborsi tutti i professionisti con un unico dipendente che abbia mansioni di segreteria o meramente esecutive, ad esempio una segretaria o un infermiere (ma non un altro medico) con orario full-time o due dipendenti con orario part-time; sono esenti dall’IRAP anche i medici professionisti che svolgono l’attività in forma associativa in convenzione con il Servizio sanitario nazionale che hanno uno o più dipendenti. In entrambi i casi deve essere verificata la presenza di beni strumentali non eccedenti il minimo indispensabile per l’attività».
Una volta appurato di aver pagato un’IRAP non dovuta, dunque, è fondamentale muoversi rapidamente. Ma quanto si può riuscire a recuperare? Ovviamente le cifre cambiano da medico a medico ma, per fare un esempio, con un valore medio nazionale del 4% di IRAP, su un reddito imponibile di 70mila euro è possibile vedersi riconoscere oltre 15mila euro. Un’opportunità, di fatto, assolutamente imperdibile: per questo i camici bianchi non si sono fatti sfuggire l’occasione di rivolgersi a Consulcesi e al suo partner specializzato in consulenza tributaria per far valere i propri diritti. I risultati, già nel breve periodo, sono stati a dir poco superlativi, facendo registrare un boom di richieste a cui è conseguito il recupero della somma record di oltre 267mila euro.
Il professionista ha la possibilità di confrontare i dati in suo possesso con quelli acquisiti dall’Agenzia delle Entrate, visionando la propria dichiarazione precompilata, che sarà disponibile a partire dal prossimo 30 aprile
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