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L'allergia colpisce un italiano su quattro: la metà mal curata

Medicina Interna Redazione DottNet | 25/09/2018 17:52

Gli allergologi propongono un tavolo tecnico al ministero della Salute

Un'epidemia sottovalutata, ma che può avere importanti ricadute sulla qualità della vita ed un significativo impatto sui costi socio-sanitari. Sono le allergie, che colpiscono ormai un italiano su 4. Patologie complesse e di diversa gravità, che nella metà dei casi vengono curate male: il 50% degli allergici non riceve né diagnosi né terapia adeguata. A lanciare l'allarme e' l'Aaiito, Associazione Allergologi ed Immunologi Italiani Territoriali ed Ospedalieri, al convegno "Allergico un italiano su quattro: un problema di salute pubblica dalle ampie ricadute sociali". 

Solo di allergie respiratorie, asma e rinite allergica, soffrono il 20% degli italiani, circa 12 milioni. Quelle alimentari colpiscono il 3-4% degli adulti e il 10% di bambini e ragazzi. E poi ci sono quelle da veleno di imenotteri, con 5 milioni di persone punte annualmente: di queste, da 1 a 8 su 100 sviluppano reazioni allergiche. E infine le allergie da farmaci, che colpiscono il 7% della popolazione generale, ma oltre un paziente su 5 tra quelli in ospedale. A livello economico, i costi indotti dalle sole malattie respiratorie allergiche in Italia nel 2013 superavano i 7 miliardi. "Anche solo la raccolta degli episodi di cronaca nera di quest'estate, che ha riportato numerosi casi di anafilassi fatale per allergia alimentare, per punture da veleno di imenotteri e per asma - spiega Antonino Musarra, presidente Aiito - ci dovrebbe chiarire come le allergie non siano rappresentate solo da un semplice raffreddore o un mal di pancia. Quando si parla di allergie, si intendono anche forme gravi. Si calcola che circa l'1% di tutti gli accessi ai Pronto Soccorso italiani sia dovuto ad anafilassi e causato principalmente da gravi reazioni allergiche generalizzate ad alimenti, punture da imenotteri e farmaci".

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Nonostante il peso epidemiologico crescente delle patologie allergiche, si contano soltanto 13 strutture complesse (al di sotto dello standard minimo di 1 per ogni 2 milioni di abitanti). Su 180 medici specializzati in allergologia negli ultimi 5 anni, più del 50% non riesce a trovare lavoro nelle strutture specializzate.  "Aaiito - aggiunge Musarra - ha proposto alla Società Italiana di Medicina Generale e a Federasma e Allergie Onlus di fare fronte comune, con l'obiettivo di aprire un confronto istituzionale con il ministero della Salute e le componenti parlamentari, per affrontare le criticità e le prospettive di sostenibilità dell'Ssn".  Diverse le proposte: una prevede ad esempio di rendere gratuite le principali terapie in tutta Italia, riconoscendo la cronicità delle malattie allergiche e la natura salvavita ad esempio dell'immunoterapia specifica per veleno di imenotteri..

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