L'intramoenia (cioe' l'attivita' libero professionale dei medici pubblici) e' scelta, nel Ssn dalla stragrande maggioranza dei medici (95%), ma, a distanza di 13 anni dalla Riforma sanitaria, e' ancora una chimera nel 50% delle strutture sanitarie, dove non e' stato possibile reperire gli spazi adatti per realizzare l'attivita' . La libera professione intramuraria, introdotta dalla Riforma Sanitaria del 1999 e' regolata dalla legge 120 del 2007, che dava tempo alle Regioni di adeguare le strutture pubbliche e rendere disponibili i locali destinati all'intramoenia entro il 31 dicembre 2012.
In attesa dell'adeguata ristrutturazione di Asl e ospedali, si prevedeva la possibilita' per i medici dipendenti del servizio sanitario nazionale che optavano anche per la libera professione di esercitarla fuori dalle strutture pubbliche, nello studio quindi, laddove non fossero ancora state adottate le misure per garantire l'esercizio dell'attivita'. Sui portafogli dei cittadini, nel 2010 l'opzione e' costata 1,130 miliardi di euro; questa la cifra e' servita per pagare di tasca propria ricoveri, interventi chirurgici e visite specialistiche in regime di intramoenia. Di questi, 1.055 miliardi sono andati ai medici e 74,1 milioni a ospedali e Asl. Secondo dati del governo, l'intramoenia ha visto salire i suoi incassi da 931 milioni del 2004 a 1,19 miliardi del 2007, con una quota per il personale cresciuta da 815,6 a 999,6 milioni, mentre la parte spettante ad asl e ospedali e' salita da 115,6 a 196,7 milioni. I cittadini in quattro anni hanno pagato di tasca propria 4 euro in piu' a testa. Ma con l'applicazione della legge 120 del 2007, la curva ha cominciato a scendere e stabilizzarsi: 1,121 miliardi nel 2008, 1,131 nel 2009 e 1,129 nel 2010. Con la quota rimasta nelle casse del servizio pubblico precipitata dai 196 milioni del 2007 ai 59,4 del 2008, per risalire ancora a 66,3 milioni nel 2009 e a 74,1 nel 2010. Per il personale sanitario il guadagno dal 2008 (1,061 miliardi) al 2010 (1,055) e' rimasto invece stabile, ma con 56 milioni in piu' in tre anni e 240 milioni aggiuntivi dal 2004. Tra le Regioni a incassare di piu' ci sono Lombardia (218 milioni), Emilia Romagna (143,8) e Toscana (124,6), mentre il Molise realizza appena 1,63 milioni e la Basilicata 4,4.Basta proroghe all'attivita' libero professionale 'allargata' per i medici ospedalieri. Gli spazi per fare visite private fuori l'ospedale vanno individuati e una soluzione va trovata entro 4 mesi. All'annuncio di fermezza del ministro della Salute Renato Balduzzi rispondono medici, sindacalisti e direttori di Aziende sanitarie non proprio sulla stessa linea, verso i quali il ministro tende la mano per una costruttiva collaborazione. Per il segretario dell'Anaao Assomed, Costantino Troise, occorre verificare in tutte le Regioni ''la disponibilita', all'interno degli ospedali, di spazi ed orari dignitosi per cittadini e medici, tecnologia necessaria, adeguata organizzazione di supporto''. Lo stop a ulteriori proroghe per la cosiddetta intrameonia allargata e' vista bene da Massimo Cozza della Cgil medici: ''e' una buona notizia per il Servizio sanitario nazionale. Ci sara' maggiore trasparenza, in particolare per le liste di attesa.
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