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Contraccettivi orali o iniettabili, rischio di cancro al seno e al collo dell’utero

Oncologia | 15/03/2012 15:56

L’impiego di contraccettivi espone a rischio di cancro al seno e del collo dell'utero. I dati sono stati ottenuti da uno studio epidemiologico su donne che erano state in terapia ormonale per 10 anni, e nelle quali i ricercatori hanno dimostrato una probabilità 1,66 volte più elevata di sviluppare
cancro al seno o all’utero rispetto a donne che non avevano assunto contraccettivi. Sono stati considerati 1.664 casi di carcinoma mammario invasivo, 2.182 casi di cancro cervicale e 182 di tumori dell'endometrio e dell'ovaio.

Come controlli sono stati usati in totale 1.492 casi di tumore all’esofago, al colon o al polmone. Sono stati analizzati sia gli effetti di contraccettivi orali in cui era presente combinazione di estrogeni e progestinici, e iniettabili che consistevano in solo progestinico. Il rischio di neoplasia alla mammella è risultato correlato ad entrambe le formulazioni, ma tendeva ad annullarsi se il tempo trascorso dall’ultima somministrazione era maggiore di 10 anni. Andamento simile si è osservato per il cancro del collo dell’utero, mentre le osservazioni variavano per il tumore alle ovaie e per quello dell’endometrio.

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I risultati dello studio, indicano che i contraccettivi ormonali orali o iniettabili espongono a cancro al seno e al collo dell'utero che è tuttavia temporaneo e limitato nel tempo, infatti il rischio torna ad essere a pari a quello di coloro che non li hanno utilizzati entro 10 anni dalla sospensione dell’utilizzo.
Bibliografia:  M. Urban, et al. Injectable and oral contraceptive use and cancers of the breast, cervix, ovary, and endometrium in black South African women: case-control study. PLoS Medicine 2012; Doi: 10.1371/journal.pmed.1001182.

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