''Forte sconcerto'' per la sentenza del Tribunale di Rimini che torna ad associare la vaccinazione anti Morbillo-Parotite-Rosolia (MPR) alla Sindrome di Kanner, meglio nota come autismo. E' quanto esprime il Board Scientifico del Calendario Vaccinale per la Vita (che riunisce figure di prestigio dell'Igiene e della Sanita' Pubblica facenti capo a Societa' Scientifiche ed Associazioni Mediche tra cui la Societa' Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanita' Pubblica - SItI; Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (Fimmg); la Federazione Italiana Medici Pediatri - Fimp; Societa' Italiana di Pediatria - Sip) auspicando che il ministero della Salute, ''quale parte resistente nella causa conclusasi con la contestata sentenza di primo grado, voglia proporre Appello presso la Corte di Bologna''.
Il Tribunale di Rimini, Sezione Lavoro, con la Sentenza n. 148/2012 del 15.3.2012, ha riconosciuto, infatti, al minore B.V. il nesso di causalita' tra la vaccinazione Mpr, somministrata nel 2004, e l'autismo, con i relativi benefici di indennizzo. Secondo il Board la sentenza ''evidentemente si basa su quanto pubblicato, ormai 14 anni fa, dalla rivista Lancet''. Ma, ricordano in una nota, Lancet ha poi ''ufficialmente ritirato lo studio sui possibili collegamenti tra autismo e vaccino trivalente MPR per l'evidente infondatezza di quanto inizialmente proposto da un gruppo di ricercatori britannici''.
Tribunale del malato
Chiediamo al ministero della Salute di dare informazioni certe, anche sottoponendo il tema al Consiglio superiore di Sanità, e soprattutto di fornire una corretta informazione ai cittadini". Questo l'appello di Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato sulla sentenza del Tribunale di Rimini, sezione Lavoro, che torna ad associare la vaccinazione anti Morbillo-Parotite. "La sentenza - si legge in una nota del Tdm - è stata diffusamente contestata da molte società scientifiche del mondo medico. Alla luce delle diverse posizioni in campo, crediamo che i genitori abbiano invece il diritto di avere informazioni certe sui possibili rischi (avvalorati da ricerche scientifiche valide) oltre che benefici delle vaccinazioni, prima di scegliere per il proprio figlio in maniera consapevole; stando così le cose questo consenso informato potrebbe essere parziale e non ci soddisfa". "Non vogliamo - prosegue il Tdm - che si creino allarmismi ingiustificati ma non possiamo nemmeno sottovalutare gli elementi presi in considerazione dalla sentenza: chiediamo alle istituzioni di fare luce e dare informazioni chiare e comprensibili ai cittadini, anche presso i centri di vaccinazione nel più breve tempo possibile. Ogni giorno sono tanti i bambini che continuano ad essere sottoposti a questa vaccinazione, sulla quale ora esistono dubbi in termini di sicurezza".
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