Oggi andare all'estero per effettuare trattamenti di procreazione assistita e' ''inutile: in Italia si possono raggiungere gli stessi risultati", e cio' dopo la parziale rimozione delle limitazioni imposte dalla legge 40. Lo dimostra uno studio del Centro di Medicina della Riproduzione dell'European Hospital di Roma, diretto da Ermanno Greco. Dalla ricerca emerge come l'efficienza delle tecniche di riproduzione assistita fosse significativamente più bassa durante gli anni in cui la legge 40/2004 era applicata per intero.
Da marzo 2004 a maggio 2009, la norma che regolava le tecniche di fecondazione in vitro stabiliva che non potevano essere inseminati più di tre ovociti per ciclo, imponeva il trasferimento contemporaneo di tutti gli embrioni formati e vietava la formazione e il congelamento di embrioni soprannumerari. A maggio 2009, però, la sentenza n.151 della Corte Costituzionale ha dichiarato in parte incostituzionale la legge 40, rimuovendone alcune limitazioni. In particolare, è tornato possibile inseminare più di tre ovociti per ciclo ed anche crioconservare embrioni soprannumerari.
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