La traduzione in italiano e' quasi impossibile: Health Technology Assessment (H.T.A.), ovvero uno strumento per la valutazione dell'efficacia clinica, dell'affidabilita' e sicurezza, dei rapporti costo-efficacia, degli aspetti etici e giuridici e dell'appropriatezza delle tecnologie sanitarie. Ma al di la' delle parole, quello che piu' interessa e' l'effetto finale: secondo alcune stime, infatti, l'applicazione di questo sistema porterebbe a un risparmio per le casse della Regione Campania addirittura del 10%.
E' questo l'argomento dei quattro appuntamenti, oggi il primo, organizzati dall'Universita' Federico II. I prossimo appuntamenti saranno il 26 settembre e il 3 e il 10 ottobre. L'H.t.a., gia' molto diffuso in Europa e nel nord Italia, non e' altro che un mix di strumenti e competenze con lo scopo di valutare la sanita' pubblica. Obiettivo principale aggredire gli sprechi ottimizzando le risorse e la qualita' dell'offerta. Ed e' per questo che nascono gli incontri sull'H.T.A. rivolti soprattutto a chi in futuro dovra' prendere decisioni di politica sanitaria, dal finanziamento di nuove tecnologie, alla diffusione di modelli di governance.
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