L'Aifa ha aggiornato la nota 66 riguardante la prescrizione dei farmaci antinfiammatori a carico del Ssn, limitando quella del nimesulide al "trattamento di breve durata del dolore acuto". Confermate invece le limitazioni per gli altri principi attivi (vedi elenco in allegato) tra i quali è stato aggiunto il cinnoxicam. In particolare i medici potranno prescrivere antinfiammatori a carico del Ssn solo in presenza di artropatie su base connettivitica; osteartrosi in fase algica o infiammatoria; dolore neoplastico; attacco acuto di gotta.
La correlazione tra l'assunzione di Nimesulide ed effetti indesiderati a livello epatico erano già emersi nel 2002, tanto che nel 2004 il Comitato scientifico dell'Ema (il Chmp) aveva stabilito la restrizione di uso a una dose massima giornaliera di 100 mg due volte al giorno e ne aveva controindicato l'utilizzo in pazienti con problemi al fegato. La commercializzazione di farmaci contenenti il principio attivo era stata addirittura sospesa in Irlanda nel 2007 proprio a causa dei rischi di danno epatico, ma il Chmp, dopo una serie di esami, aveva invece confermato nel 2007 che i benefici superavano i rischi, e quindi confermato la validità delle autorizzazioni all'immissione in commercio di questi farmaci. Tuttavia, ulteriori provvedimenti si sono susseguiti allo scopo di limitare i rischi correlati all'assunzione del principio attivo. In Italia, già a febbraio l'Aifa aveva emanato una nota informativa “importante” comunicando la restrizione delle indicazioni terapeutiche del Nimisulide a seguito di problematiche relative alla sicurezza epatica e gastrointestinale correlate. Ora il “declassamento” del principio attivo è confermato e formalizzato nella versione aggiornata della Nota 66 sulla prescrizione dei farmaci antinfiammatori non steroidei a carico del Ssn limitata a determinate condizioni patologiche (Determinazione 9 agosto 2012 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
dottnet.title.comments