Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Nerandomilast, un inibitore orale della fosfodiesterasi 4B (Pde4b) ancora in fase di studio, potrebbe rappresentare un potenziale trattamento per la fibrosi polmonare idiopatica (Ipf) e la fibrosi polmonare progressiva (Ppf). Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi. Per Ioannis Sapountzis, Head of Global Therapeutic Areas di Boehringer Ingelheim "l'annuncio di oggi rappresenta un nuovo passo avanti nella nostra lunga storia di ricerca su questa patologia. Sono ancora molti i bisogni insoddisfatti dei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica e noi continuiamo a impegnarci con le nostre attività di ricerca al fine di sviluppare nuove opzioni terapeutiche per una delle malattie polmonari interstiziali più comuni".
La decisione della Commissione Europea (CE) sulla domanda di autorizzazione all'immissione in commercio (AIC) è attesa nella prima metà del 2025
L'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha annunciato di aver raccomandato di rivederne le modalità d'uso per ottimizzarne l'utilizzo ed evitare il rischio che possa diventare diventare un'arma spuntata a causa dell'antibiotico resistenza
Uno studio clinico internazionale ha dimostrato come l’innovativo farmaco Brensocatib sia in grado di modulare efficacemente l’infiammazione nei pazienti affetti da bronchiectasie
Il farmaco sperimentale nerandomilast ha soddisfatto l’endpoint primario di entrambi gli studi di fase III, FIBRONEER™-IPF e FIBRONEER™-ILD, riducendo il declino della capacità vitale forzata
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
In una guida aggiornata per i fornitori di assistenza sanitaria, i funzionari dello Stato consigliano di dare priorità ai “vaccini e ai trattamenti senza mRNA”
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