Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
E' stato approvato in Italia il primo farmaco per la colite ulcerosa in grado di colpire selettivamente una delle vie con cui l'infiammazione si sostiene (l'interleuchina-23p19) e di offrire sollievo dall'urgenza intestinale in tempi rapidi. Ad annunciare il via libera dell'Agenzia Italiana del Farmaco alla rimborsabilità di mirikizumab, è l'azienda Lilly. La colite ulcerosa è una condizione infiammatoria cronica che in Italia si stima colpisca 150.000 persone, con oltre 4000 nuove diagnosi all'anno. "Colpisce in media in giovane età ed è caratterizzata da una forte infiammazione dell'intestino, che con il tempo tende ad aumentare di gravità", spiega Alessandro Armuzzi, ordinario di Gastroenterologia, Humanitas University.
La decisione della Commissione Europea (CE) sulla domanda di autorizzazione all'immissione in commercio (AIC) è attesa nella prima metà del 2025
L'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha annunciato di aver raccomandato di rivederne le modalità d'uso per ottimizzarne l'utilizzo ed evitare il rischio che possa diventare diventare un'arma spuntata a causa dell'antibiotico resistenza
Uno studio clinico internazionale ha dimostrato come l’innovativo farmaco Brensocatib sia in grado di modulare efficacemente l’infiammazione nei pazienti affetti da bronchiectasie
Il farmaco sperimentale nerandomilast ha soddisfatto l’endpoint primario di entrambi gli studi di fase III, FIBRONEER™-IPF e FIBRONEER™-ILD, riducendo il declino della capacità vitale forzata
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
In una guida aggiornata per i fornitori di assistenza sanitaria, i funzionari dello Stato consigliano di dare priorità ai “vaccini e ai trattamenti senza mRNA”
Commenti