Invece dell'iniezione: allergologi, tanti vantaggi per pazienti
Spray nasale al posto dell'iniezione contro lo shock anafilattico: si attende il suo arrivo in Italia per il 2026, ora che lo spray ha raggiunto le ultime fasi di valutazione da parte dell'AIFA. È l'annuncio al XXXVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica (Siaaic), appena concluso a Milano. "Le allergie sono il disturbo cronico più diffuso in Europa, con circa 150 milioni di europei colpiti. Circa il 20% delle persone che soffrono di gravi condizioni allergiche vive nella paura di uno shock anafilattico", afferma Vincenzo Patella, Presidente Siaaic e Direttore UOC Medicina Interna dell'Azienda Sanitaria di Salerno. "Quelle anafilattiche sono reazioni allergiche generalizzate improvvise caratterizzate da difficoltà respiratorie e calo della pressione sanguigna, che possono portare a morte se non prontamente trattate.
Presidente Forum Società Scientifiche: "Troppi 499 giorni"
Il trattamento con guselkumab somministrato per via sottocutanea permette di ottenere una remissione clinica - 36,7 per cento dei pazienti - ed endoscopica - 25,9 per cento
Via libera alla rimborsabilità del primo trattamento sottocutaneo per l’emoglobinuria parossistica notturna e dei primi tre biosimilari del denosumab, l’anticorpo monoclonale indicato per l’osteoporosi e la perdita ossea
Collatina: “Il mercato dei generici cresce, investe, dà lavoro, ma è schiacciato da regole che ne minano la sostenibilità. I prezzi restano fermi, mentre i costi produttivi aumentano a doppia cifra"
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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