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Dagli aspiranti medici oltre quattro milioni nelle casse delle università

Sanità pubblica Redazione DottNet | 03/09/2012 18:55

Centrare il sogno di diventare medici o dentisti costerà in media 55 euro. Circa il 60% degli studenti che sosterrà le prove di ingresso per il numero chiuso risulta iscritto ad almeno due prove di ammissione. Uno su dieci ha speso più di 750 euro per prepararsi al test. Lo rivela una ricerca di Skuola.net sugli aspiranti medici e dentisti, circa 80.000, attesi domani sui banchi: si stima che nelle casse del sistema universitario italiano si riverseranno circa 4,5 milioni di euro. La stima si ottiene considerando il costo medio per il test, pari a 55 euro negli atenei pubblici.

Ma soltanto 10.132, cioè uno su otto, potranno mettere a frutto questo investimento. L'ateneo più economico è l'università di Padova, con soli 27 euro, mentre quello più caro è l'Università del Molise che ne chiede 120. Non mancano le stranezze: le due università di Napoli, sebbene afferenti alla stessa graduatoria, costano agli studenti un prezzo diverso, 50 o 100 euro. In proporzione alle spese sostenute, sicuramente il margine di guadagno per le disastrate casse degli atenei è interessante, se si paragona quanto chiesto agli studenti per iscriversi al test con una retta universitaria, che si aggira sui 1.000 euro pro capite come ordine di grandezza. Non a caso alcune associazioni studentesche sospettano che dietro all'aumento dei corsi a numero chiuso ci sia una precisa esigenza di natura economica.

"I corsi a numero chiuso si sono moltiplicati - dichiara Michele Orezzi coordinatore dell'Udu - con università che hanno fatto proliferare i test d'ingresso per incassare soldi dagli studenti. Si tratta di un paradosso, perché si chiede denaro per esercitare un diritto che è quello allo studio". Infatti se lo sbarramento è obbligatorio per i corsi ad accesso programmato a livello nazionale, per tutti gli altri si tratta di una scelta discrezionale a livello locale. Si stima che nelle sole università statali i corsi con sbarramento quest'anno siano circa la metà dei totali.

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Così, per non perdere l'anno, aumenta il numero di coloro che decidono di iscriversi a più di una prova di ammissione per avere maggiori probabilità di successo: secondo un sondaggio di Skuola.net, circa il 60% degli studenti che sosterranno le prove di ingresso per i corsi a numero chiuso sono iscritti ad almeno due prove di ammissione. Uno su cinque addirittura ha dichiarato di essersi prenotato per tre o più test. Spesso infatti le alternative sono corsi di laurea che hanno alcuni esami in comune con quello desiderato, così da poter ritentare la sorte l'anno successivo con qualche credito formativo già in cascina. Oppure si sfrutta la differente calendarizzazione dei test per l'accesso a corsi omologhi in atenei privati e pubblici. "L'aspirante matricola è un buon cliente anche per le aziende specializzate nell'organizzazione dei corsi di preparazione ai test - dichiara Daniele Grassucci, responsabile dei Contenuti del portale - Infatti, sempre secondo una ricerca di Skuola.net, uno su tre fra quelli che svolgeranno i test ne ha preso parte. La spesa? Si parte da cifre inferiori ai 100 euro, per i corsi organizzati dagli stessi atenei, fino ad arrivare a pacchetti completi vacanza più studio. Uno su dieci fra gli intervistati dichiara di aver speso cifre superiori ai 750 euro per i corsi".

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