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Croce Rossa, in Consiglio dei ministri il riordino dell’Ente

Sanità pubblica Redazione DottNet | 27/09/2012 20:39

''Impegno, nel necessario riordino della Croce Rossa, alla massima salvaguardia possibile delle risorse umane e della storia della Croce Rossa stessa''. E' la promessa del ministro della salute, Renato Balduzzi, alla vigilia del Consiglio dei ministri che domani dovrebbe approvare il decreto di riordino dell'Ente. La rassicurazione e' stata data dal ministro al termine di una riunione con i sindacati, avvenuta alla Camera. Un incontro seguito alle 'tensioni' della mattinata, quando i rappresentanti sindacali della Croce Rossa avevano 'occupato' per alcune ore anche la biblioteca del ministero della Salute in attesa di incontrare il ministro. Incontro avvenuto poi alla Camera.

Le parole del ministro non hanno pero' soddisfatto le organizzazioni dei lavoratori, secondo le quali non ci sono ''garanzie ne' sui livelli dei servizi erogati ne' sul personale'', e per domani la Fp-Cisl ha annunciato una mobilitazione di protesta davanti a Palazzo Chigi. ''E' gravissimo - dice Cosimo Arnone della Fp Cgil - che ancora non ci sia un testo da sottoporre ai sindacati, a poche ore dal Cdm''. L'esponente della Cgil sottolinea che ''il parere dato dalla Camera'' rappresenta ''un punto elevato di mediazione tra le forze politiche'', auspicando che le richieste di modifica avanzate siano recepite nel nuovo testo.

Un decreto, aggiunge Massimo Gesmini (Usb), ''fatto con il passamontagna all'ultimo minuto, come nella tradizione dei provvedimenti sulla Croce Rossa''. Peraltro, aggiunge, il ministro ''ci ha lasciato intendere che dopo 4 anni, ci potremmo dover tenere l'attuale commissario per altri mesi, mentre noi abbiamo chiesto che venga nominato un commissario ad acta che segua le procedure'' di trasformazione dell'ente.
Quattormila lavoratori della Cri, rileva Daniela Volpato, segretario Fp-Cisl, ''saranno trattati peggio di 3,5 milioni di lavoratori pubblici che almeno hanno un tavolo alla funzione pubblica, hanno la possibilita' della mobilita', dei prepensionamenti e di compensazioni''. Il Partito Democratico auspica che la riforma della Croce Rossa ''avvenga seguendo criteri di razionalita' e di efficienza'' e sarebbe ''grave - afferma - che il Senato non tenesse conto delle valutazioni espresse nell'altro ramo del Parlamento''. E un invito al Governo ''a tenere conto dei pareri resi dalle Commissioni parlamentari per tutelare i lavoratori e salvaguardare il Corpo militare'' arriva dal relatore del provvedimento in Commissione Bilancio della Camera, Marco Marsilio (PdL).

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