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Isolato il primo caso di virus influenzale. Il picco dell’epidemia a dicembre

Infettivologia Redazione DottNet | 29/09/2012 13:37

Il primo caso da virus influenzale della stagione 2012 e' stato ufficialmente isolato. Si tratta di un paziente affetto da un'infezione respiratoria e nel quale le analisi condotte dagli esperti dell'Istituto di Microbiologia e Virologia dell'Universita' di Parma hanno confermato la presenza del virus influenzale di tipo B. Ma non e' un segnale d'allarme, affermano gli specialisti, poiche' la vera epidemia influenzale - che quest'anno si stima costringera' a letto circa sei milioni di italiani - arrivera' solo tra dicembre e gennaio.

''Non si tratta di un segnale di allarme grave, ma e' piuttosto il segno che i sistemi di sorveglianza virologica sul territorio stanno funzionando bene'', afferma il direttore del dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanita' (Iss), Gianni Rezza. I primi casi influenzali si verificano di solito intorno al mese di novembre, spiega l'esperto, ''ma quando i sistemi di sorveglianza virologica funzionano bene, isolamenti sporadici dei virus influenzali sono possibili anche nei mesi estivi. Questo perche' i virus influenzali, sia di tipo A che di tipo B, non scompaiono del tutto, anche se nei mesi caldi la loro attivita' rimane ad un livello molto basso''. Inoltre, sottolinea Rezza, ''i virus influenzali di tipo B non danno solitamente luogo ad epidemie, pur cominciando a circolare''.

Dall'epidemiologo arriva anche l'esortazione a non trascurare la vaccinazione antinfluenzale: ''Il vaccino per la stagione 2012-13 - sottolinea - e' stato messo a punto, e contiene un virus AH1N1 uguale a quello delle passate stagioni e varianti dei virus A e B''. Proprio a fronte ''di queste variazioni, anche se lievi, nei virus influenzali A e B - avverte Rezza - e' opportuno che i soggetti a rischio, a partire da anziani e malati cronici, si vaccinino, dal momento che la vaccinazione dello scorso anno non protegge dalle nuove varianti virali''.

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Nessun allarme dunque, ribadisce anche il virologo Fabrizio Pregliasco dell'Universita' di Milano, poiche' ''i virus influenzali si 'scatenano', in termini epidemiologici, con l'arrivo delle temperature fredde prolungate. Questo primo caso identificato e' un caso sporadico, dal momento - sottolinea - che i virus influenzali restano comunque sempre circolanti''. Concordi gli esperti nel ribadire l'importanza della vaccinazione antinfluenzale per le categorie di popolazione a rischio quali gli anziani con piu' di 65 anni, i malati cronici e chi soffre di patologie cardiache e respiratorie. Per loro, affermano, il vaccino serve ad evitare pericolose complicazioni, quali bronchiti, polmoniti e scompenso cardiaco. La campagna vaccinale - con la vaccinazione gratuita per le categorie a rischio - dovrebbe prendere il via, come ogni anno, intorno alla meta' di ottobre.

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