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Virus delle zecche scoperto in Cina, può colpire il cervello

Infettivologia Redazione DottNet | 13/09/2024 17:51

Lo rivela una ricerca sul New England Journal of Medicine

 Un nuovo virus trasmesso dalle zecche potrebbe causare stati febbrili e sintomi neurologici. Lo rivela una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine e condotta da un gruppo di ricercatori cinesi: hanno analizzato in laboratorio 17 casi di infezione riscontrati nel Nord Est della Cina, con febbre inspiegabile, mal di testa, vomito e vertigini.    Il primo caso ad essere stato infettato dal "Wetland virus" (Welv), cioè virus delle zone umide, sarebbe stato morso dalla zecca Haemaphysalis concinna che infesta soprattutto i roditori ed è presente anche in Russia ed Europa centrale. In tutti i casi umani studiati finora non si sono registrati decessi ma secondo i ricercatori l'infezione può colpire il cervello, causando malattie neurologiche.

In particolare, uno dei pazienti positivi al virus è entrato in coma dopo aver mostrato alti livelli di globuli bianchi nel liquido cerebrospinale.  "Nel complesso, questi dati suggeriscono che un orthonairovirus di recente scoperta, il Welv, è patogeno per gli esseri umani e circola tra gli esseri umani, le zecche e vari animali nel nord-est della Cina - hanno dichiarato i ricercatori - Migliorare la sorveglianza e l'individuazione degli orthonairovirus emergenti consentirà di comprendere meglio l'effetto di questi virus sulla salute umana". Il nuovo agente infettivo è stato classificato all'interno del genere nairovirus, lo stesso cui appartengono un virus che colpisce le pecore in Kenya e il virus della febbre emorragica Crimea-Congo.

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