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La Regione Toscana scende in campo contro la norma sulla prescrizione del solo principio attivo: aziende a rischio

Farmaci Redazione DottNet | 01/10/2012 18:00

Un intervento urgente per l'industria farmaceutica, messa in difficolta' dalla legge nazionale sull'obbligo di prescrizione del solo principio attivo. E' quanto chiesto dall'assessore della Regione Toscana alle attivita' produttive, Gianfranco Simoncini, in una lettera al ministro Corrado Passera. La lettera, si legge in un comunicato stampa della Regione, chiede ''pur salvaguardando il tetto alla spesa, misure a tutela della liberta' di scelta dei cittadini nonche' della sopravvivenza e dello sviluppo dell'azienda farmaceutica italiana, che e' industria di qualita' e che deve continuare a rappresentare un caposaldo dello sviluppo del nostro paese''.

 A parlare dell'iniziativa verso il ministro Passera e' stato lo stesso assessore Simoncini intervenendo oggi a un incontro organizzato dall'azienda farmaceutica Menarini al quale hanno partecipato le istituzioni e parlamentari toscani. In particolare Simoncini ha espresso ''grande preoccupazione per la situazione produttiva della Toscana in conseguenza delle notizie sul crollo delle vendite dei prodotti farmaceutici con marchio originale, a seguito dell'entrata in vigore della legge 135 /2012 che obbliga il medico a fare prescrizioni indicando unicamente il principio attivo''.

L'assessore Simoncini, prosegue la nota, ha osservato che ''tale norma non solo non fa conseguire un risparmio per i bilanci pubblici ma limita la possibilita' di scelta dei cittadini e inoltre, alterando il mercato, rischia di determinare un pesantissimo colpo per l'industria farmaceutica italiana, mettendo a rischio centinaia e centinaia posti di lavoro''. La Toscana e' uno dei poli nazionali nella produzione farmaceutica (al terzo posto dopo Lombardia e Lazio), conta 20 imprese, dalle multinazionali alle piccole e piccolissime, e piu' di 12.000 addetti.

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