Due milioni di dosi di vaccino antinfluenzale Inflexal V, per l'esattezza 2.361.632, prodotte dall'azienda olandese Crucell e destinate al mercato italiano sono state bloccate dall'azienda stessa, prima che fossero distribuite, per alcuni ''risultati inattesi nei test di controllo''. Nessuna ripercussione, però, per la sicurezza dei cittadini: le dosi potenzialmente a rischio, rassicura infatti il ministero della Salute, ''non sono in circolazione da nessuna parte, ne' in farmacia ne' nelle Asl, perché mai alcuna di tali dosi è stata distribuita'' in Italia.
La Campagna vaccinale contro l'influenza stagionale, avviata ufficialmente da pochi giorni e che aveva già registrato problemi nelle forniture, non subirà dunque ulteriori ritardi poiché, spiega il dicastero, il quantitativo di vaccini mancante rispetto al fabbisogno nazionale - stimato in 10-12 milioni di dosi - sarà comunque assicurato dalle altre aziende produttrici di vaccini antinfluenzali. Insomma, l'incidente non dovrebbe avere grosse conseguenze sulla Campagna vaccinale, che durerà fino a metà dicembre.
- AZIENDA BLOCCA VACCINI MA NESSUN RISCHIO PER I CITTADINI: Il blocco di tutti i lotti di vaccino antinfluenzale prodotti dalla Crucell e' stato predisposto cautelativamente dall'azienda stessa prima della loro distribuzione. Nessuna dose, afferma il ministero, e' stata dunque messa in circolazione. Il blocco e' avvenuto dopo che l'azienda ha rilevato ''risultati inattesi'' nei test di controllo.
- NO RITARDI PER CAMPAGNA VACCINALE: Il calendario della vaccinazione antinfluenzale ''non subira' ritardi'', assicura il ministero. La campagna di vaccinazione e' prevista tra la meta' di ottobre e la meta' di dicembre, secondo le modalita' previste dalla circolare ministeriale dell'11 ottobre trasmessa alle Regioni. Ad ogni modo, ricordano gli esperti, la vaccinazione puo' essere fatta fino almeno a fine novembre, dal momento che la copertura assicurata dal vaccino ha la durata di tre mesi ed il picco epidemico e' previsto per gennaio.
Gli eventuali rischi per la salute legati alla vaccinazione antinfluenzale sono ''molto modesti''. Ad affermarlo è l'igienista Carlo Signorelli dell'Università di Parma, sottolineando come, in ogni caso, per effetto dei controlli stringenti previsti, un vaccino eventualmente contaminato non possa arrivare sul mercato. Come dimostra, commenta, ''la vicenda dei vaccini bloccati dall'azienda Crucell prima ancora che venissero distribuiti in Italia, poiché non conformi ai test''. La vaccinazione antinfluenzale, spiega Signorelli, ''potrebbe portare ad effetti collaterali secondari lievi come arrossamenti o indurimenti locali, oppure leggeri malesseri nei due giorni successivi alla vaccinazione''. Si tratta cioè, afferma, di ''effetti modesti. Diverso il caso di soggetti con particolari patologie o allergie, per i quali possono esserci controindicazioni alla vaccinazione antinfluenzale''. Quanto alla eventualità di contaminazione di un vaccino da agenti esterni, l'esperto esclude la possibilità che un vaccino contaminato possa arrivare alla distribuzione e, dunque, al paziente: ''I controlli sono vari, ripetuti e stringenti. Se un vaccino ha delle anomalie viene dunque bloccato prima della distribuzione''. Ad ogni modo, sottolinea Signorelli, ''va comunque valutato l'eventuale tipo di contaminazione verificatasi e quale batterio ne sia responsabile. Fermo restando che un vaccino contaminato viene comunque bloccato, la contaminazione - rileva l'esperto - potrebbe comunque non portare danni per la salute se causata da microrganismi non patogeni''. Le vaccinazioni, a partire da quelle antinfluenzali, conclude Signorelli, ''hanno una utilità enorme e va sottolineato che oggi la principale caratteristica dei vaccini disponibili e' proprio la sicurezza, grazie a controlli che evidenziano ogni minima anomalia sin dalle prime fasi di produzione''. L'influenza quest'anno potrebbe mettere a letto, secondo le previsioni degli esperti, fino a 6 milioni di italiani. Il 'male di stagione' e' atteso per fine novembre ed il picco di casi dovrebbe verificarsi a dicembre-gennaio. Sara' caratterizzata da tre virus: il virus A/H1N1 gia' presente l'anno scorso, e due nuove varianti genetiche. La prima e' un sottotipo del virus A ed e' la variante H3N2 chiamata Victoria, la seconda e' il virus B/Wisconsin.L'influenza stagionale, con questi due nuovi virus, sara' dunque piu' ''vivace'' secondo Fabrizio Pregliasco, ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche dell'Universita' di Milano, e ''probabilmente ci saranno dai 4 ai 6 milioni di casi a seconda dell'andamento delle temperature''. I virus influenzali, infatti, si diffondono principalmente con le temperature rigide prolungate.Oltre a quelli dell'influenza, saranno comunque in circolazione anche altri virus parainfluenzali, causa di infezioni del tratto respiratorio simili all'influenza ma meno gravi. Contro l'influenza stagionale, ricordano gli esperti della Societa' italiana di medicina generale), si possono usare i farmaci da automedicazione, ma se non si registra un miglioramento dopo 3-4 giorni e' bene consultare il medico.Altro consiglio e' quello di 'non fare gli eroi' e non andare al lavoro quando si e' malati. Fondamentale la vaccinazione antinfluenzale, affermano gli specialisti, soprattutto per le categorie di popolazione a rischio quali gli anziani con piu' di 65 anni, i malati cronici e chi soffre di patologie cardiache e respiratorie. In questi casi il vaccino serve ad evitare pericolose complicazioni, quali bronchiti, polmoniti e scompenso cardiaco. Per le categorie a rischio il vaccino e' gratuito. L'offerta gratuita e' rivolta anche alle persone non a rischio che svolgono attivita' di particolare valenza sociale, come medici, forze di polizia e allevatori. I soggetti non a rischio che vogliono vaccinarsi, possono invece acquistare il vaccino in farmacia prima di rivolgersi al medico o alla Asl.La Campagna vaccinale 2012-13 e' partita alla meta' di ottobre, sia pure con alcuni iniziali ritardi nella distribuzione dei vaccini per motivi tecnici: obiettivo del ministero della Salute e' vaccinare il 95 per cento della popolazione a rischio e di eta' superiore ai 65 anni.
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