L'antipsicotico asenapina dell'americana Schering-Plough promette di prevenire nuovi attacchi nei pazienti colpiti da schizofrenia. L'azienda farmaceutica annuncia che il medicinale, formulato in compresse a somministrazione sublinguale rapidamente solubili, ha raggiunto l'endpoint primario in uno studio a lungo termine controllato verso placebo. Dopo l'acquisizione di Organon BioSciences - riferisce una nota - nel novembre 2007 Schering-Plough è subentrata a Organon nello sviluppo della molecola. Per asenapina è attualmente in corso la procedura di revisione da parte dell'agenzia del farmaco Usa Food and Drug Administration (FDA), per il trattamento della schizofrenia e degli episodi acuti maniacali o misti legati al disturbo bipolare di tipo I.
Asenapina - sottolinea Schering-Plough - è uno psicofarmaco caratterizzato da un rapporto di affinità recettoriale esclusivo. A promuoverlo un nuovo trial multicentrico e randomizzato in doppio cieco, disegnato per valutare l'efficacia e la sicurezza della
somministrazione sublinguale di asenapina (5 o 10 milligrammi due volte al giorno) contro placebo nella prevenzione delle ricadute in individui con schizofrenia. Settecento pazienti sono stati arruolati al trattamento in aperto con asenapina, la cui durata si è protratta fino a 26 settimane. In questo gruppo - spiega l'azienda - 386 pazienti soddisfacevano i criteri di stabilizzazione con asenapina e sono stati assegnati casualmente al trattamento nella fase del trial in doppio cieco e controllata con placebo, anch'essa della durata di 26 settimane.
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