L'Unione Europea ha appena approvato una direttiva che elimina il legame tra la durata del brevetto e l'autorizzazione alla messa in commercio (aic) del farmaco. Una norma che, come spiega Giorgio Foresti, presidente di Assogenerici, ''e' stata pensata principalmente per l'Italia e altri pochi paesi dell'Ue, dove si continua a ostacolare il farmaco generico''. Gia' l'anno scorso, continua Foresti, ''l'Italia ha subito una procedura di infrazione europea per una legge che legava la scadenza del brevetto all'aic, impendendo al produttore di farmaci generici di mettere in discussione cio' che l'azienda titolare diceva sul brevetto. L'articolo in questione e' stato eliminato, dopo la procedura europea, ma e' stato reinserito con la spending review''.
Se l'Italia dunque non si adeguera' alla nuova direttiva, ''rischia una nuova procedura di infrazione - conclude Foresti - L'agenzia regolatoria, responsabile dell'aic, non c'entra nulla con la durata del brevetto. Solo il nostro Paese e pochi altri adottano un meccanismo del genere, che sostanzialmente ritarda la durata la brevetto e posticipa l'arrivo sul mercato del farmaco generico''.
Vendite Usa.Anno in calo per le vendite di farmaci 'griffati' negli Stati Uniti: il bilancio del 2012 si chiuderà infatti con un -3,5%, stima uno studio di IbisWorld. L'industria da quasi 110 miliardi di dollari solo Oltreoceano sembra dunque resistere alla crisi economica, anche se la competizione dei generici ha iniziato a ostacolare la sua performance negli ultimi cinque anni, evidenziano gli analisti. Tanto che, nei prossimi 5 anni, si prevede una perdita di oltre 125 mila posti di lavoro. Storicamente - riporta 'PharmaTimes' - le vendite di prodotti farmaceutici di marca negli Stati Uniti sono sostenute dai brevetti dal fatto che una parte significativa dei servizi sanitari li usa.
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