Canali Minisiti ECM

Cure palliativa, tra professionalità e umanità

Sanità pubblica Redazione DottNet | 16/01/2013 18:56

Muldimensionalità, interprofessionalità e transdisciplinarietà. Sono queste le tre caratteristiche che dovranno caratterizzare in futuro i medici che vorranno dedicarsi alle cure palliative. E' quanto e' emerso al meeting ''La formazione in cure palliative'' che si e' svolto al Policlinico Gemelli di Roma.  A spiegarlo e' stata Danila Valenti, vice presidente della Societa' italiana di cure palliative, secondo la quale ''e' finito il tempo in cui il medico da solo faceva le proprie valutazioni scegliendo la terapia e decidendo magari di cambiarla, affidandosi all'infermiere o allo psicologo solo per la gestione di alcune problematiche''. 

 

pubblicità

'' Ora l'approccio e' diverso, basato sul lavoro d'equipe- ha chiarito Valenti- per chi lavora in un Hospice o comunque nell'ambito delle cure palliative vengono valutati il core curriculum (in sostanza un sapere minimo necessario ndr) ma sopratutto l'hidden curriculum, cioe' il curriculum nascosto, quell' insieme di caratteristiche che sono insite nella persona come il senso di umanita' e il rispetto per gli altri''. ''La figura del palliativista si sta sempre piu' professionalizzando anche grazie ai master appositi che sono nati, unica via d'uscita dal punto di vista curriculare - ha spiegato poi il professor Guido Fanelli, coordinatore della commissione ministeriale delle cure palliative- e nell'ultimo anno qualcosa si e' mosso anche da altri punti di vista: la definizione della disciplina e' in dirittura di arrivo, salvo sorprese il ministro Balduzzi dovrebbe vidimarla il 24 gennaio''. Del raccordo tra le figure professionali specializzate e i pazienti, che spetta al medico di base, ha invece parlato Pierangelo Lora Aprile, voce presidente della Societa' italiana di medicina generale (Simg). '' Solo il medico di famiglia puo' intercettare chi ha bisogno delle cure palliative- ha concluso- con questo paziente occorre ridefinire un nuovo patto di cura''.

Commenti

I Correlati

Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso

I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri

Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"

"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"

Ti potrebbero interessare

Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso

I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri

Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"

"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"

Ultime News

Più letti