Sono in attesa che l'Aifa, l' Agenzia italiana del farmaco, fissi il prezzo (e quindi consenta la sua distribuzione in farmacia) del pirfenidone, il nuovo farmaco orale in grado di rallentare la malattia, i circa 500 pazienti italiani di fibrosi polmonare idiopatica, la patologia respiratoria rara più frequente in Italia. Lo ricorda Sergio Harari, direttore della Pneumologia dell'Ospedale San Giuseppe di Milano e Presidente del Congresso Internazionale sulle Malattie polmonari rare conclusosi sabato a Milano.
Con la fibrosi polmonare idiopatica, spiega Harari, il tessuto piu' profondo dei polmoni inizia a ispessirsi e a spaccarsi. La prognosi e' grave, con una mortalita' a cinque anni dalla diagnosi del 50-70%, simile, se non superiore, a quella di alcuni tumori. ''Il pirfenidone - precisa lo pneumologo milanese - disponibile in Giappone dal 2008 e in alcuni Paesi europei, tra cui l'Italia dove dal 2011 e' dispensato gratuitamente dalla casa produttrice per uso compassionevole, e' un farmaco antiproliferativo, in grado di bloccare la crescita del tessuto connettivo. Il primo che abbia mostrato di poter rallentare la progressione della malattia. Ma dallo scorso ottobre l'azienda ha cessato di distribuirlo gratuitamente, e si attende ancora che l'Aifa stabilisca il prezzo per la sua distribuzione nelle farmacie''.
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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