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Oncologi, occorre snellire le procedure per la compilazione del registro online Aifa. Aimac: presto un libretto su maternità e cancro

Oncologia Redazione DottNet | 18/02/2013 19:36

Snellire le procedure burocratiche relative alle compilazione del registro online istituito dall'Aifa per garantire il controllo dell'appropriatezza di alcuni farmaci ad alto costo. E' quanto chiede, in una lettera ai direttori della stessa Agenzia italiana del farmaco, il Cipomo (Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri), che riferendosi alla compilazione del registro parla di ''tempo sottratto ai pazienti''.

 Il Collegio denuncia che il sito, che doveva essere rinnovato, ''e' parzialmente oscurato e viene chiesto agli oncologi di accedere a un nuovo sito - previa iscrizione - per stampare una scheda da compilare a mano e consegnare al farmacista. Il nuovo sito, infatti, non funziona ancora e in merito ai dati che erano stati inseriti negli anni precedenti sul vecchio sito l'Aifa comunica che 'I pazienti gia' censiti sui vecchi sistemi e sottoposti a precedenti trattamenti dovranno essere nuovamente registrati e le informazioni di sintesi relative ai trattamenti gia' effettuati dovranno essere nuovamente inserite''. Da qui la necessita' di semplificazione, sottolineata dal Cipomo ed esplicitata in 4 punti: eliminare la richiesta rivolta agli oncologi di inserire i dati relativi alla dispensazione dei farmaci; consentire che la prescrizione dei farmaci venga collegata all'unita' operativa e non al singolo medico; prevedere un recupero agevole dei dati storici, senza difficolta' e senza chiedere al clinico ripetizioni e duplicati di lavoro; prevedere una sanatoria per questo periodo di confusione, fino a ottimizzazione del sistema informatico di raccolta dati.  ''Il Collegio italiano dei primari oncologi medici ospedalieri - conclude il Cipomo - ritiene giusto continuare la collaborazione con l'Agenzia per migliorare i servizi offerti ai pazienti, ma non bisogna confondere il forte senso di responsabilità dei medici con l'accettazione passiva di qualsivoglia disposizione calata dall'alto''.

'Maternita' e cancro: è questo il titolo del libretto cui sta lavorando Aimac (Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici), insieme all'Istituto superiore di sanità, per sensibilizzare ed educare gli operatori sanitari su questo tema.  "Quando gli oncologi hanno di fronte una giovane donna che si ammala discutono con lei su quello che ritengono il miglior trattamento da iniziare nel più breve tempo possibile - spiega Aimac - illustrando i possibili effetti collaterali a breve termine, ma trascurando spesso gli aspetti legati al calo del desiderio sessuale, menopausa precoce e riduzione della fertilità". In moltissimi casi, per le donne in età fertile, essere indirizzate ad un parere ginecologico prima di sottoporsi alle terapie "fa la differenza sulla possibilità o meno di accedere - continua - a eventuali strategie di preservazione della fertilità. Per questo Aimac, nell'ambito di uno specifico progetto, ha collaborato per sensibilizzare ed educare gli operatori sanitari sulla rilevanza e complessità di tale tematica". L'obiettivo è far venire fuori, dalle giovani donne che si ammalano, domande su cui discutere con i medici e fornire approfondimenti e riferimenti.

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Fonte: cipomo, aimac

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