Dai Lea agli standard ospedalieri; dalla riforma delle cure primarie alla revisione della filiera distributiva del farmaco. E ancora: ticket, ludopatia, costi standard: sono tante le questioni aperte in materia di sanità rimaste in stand by in quella terra di mezzo che delimita la vecchia e la nuova legislatura. All'appello mancano infatti diversi decreti attuativi per applicare del tutto le tre leggi più significative del Governo Monti in materia sanitaria: legge di stabilità, spending review e legge Balduzzi.
E' quello che emerge da un documento elaborato dalla segreteria della Conferenza delle Regioni, che fa il punto sui provvedimenti da emanare in sede di Conferenza Stato-Regioni e Conferenza Unificata. Norme rimaste al palo, tra accordi e intese non ancora raggiunte. Si va dall'assistenza territoriale, all'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (Lea). E ancora. Fermi ai box il regolamento sugli standard ospedalieri, la revisione del sistema di remunerazione della filiera distributiva del farmaco, le norme di contrasto alla ludopatia, i costi standard, la responsabilità professionale. E, ciliegina sulla torta, la spada di Damocle dei 2 miliardi di ticket che scatteranno dal prossimo anno se non si troveranno altre coperture, anche se questi ultimi sono frutto della manovra Tremonti dell'estate del 2011. Tutte questioni che rischiano di rimanere incompiute, visto il complesso scenario politico uscito dalle urne elettorali. Spetterebbe infatti al prossimo governo occuparsene, anche come nuovo interlocutore degli Enti locali. Uno dei provvedimenti 'congelati' più importanti è, ad esempio, l'aggiornamento dei Lea. A fine anno il ministero della Salute ha emanato un decreto che aggiorna i Lea per le malattie rare, che prevede alcune nuove cronicità, introduce misure di contrasto alla ludopatia e prevede l'epidurale gratuita. Si tratta però solo di un primo passaggio: il percorso prevede ancora il parere delle commissioni parlamentari e l'intesa con le Regioni. Ad oggi, il provvedimento è bloccato al ministero dell'Economia. Altra questione è la riforma delle cure primarie, che prevede l'ambizioso progetto di creare ambulatori H24 con medici e infermieri. Entro maggio le convenzioni dei medici di famiglia, pediatri e specialisti dovranno essere adeguate alle nuove norme in tema di assistenza primaria stabilite dal decreto Balduzzi che prevede servizi sanitari attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, grazie all'aggregazione tra medici di famiglia, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali ed ex guardia medica. Rinviati al 30 giugno 2013, dalla legge di stabilità, i termini per le misure di contrasto alla ludopatia, che prevedono ad esempio restrizioni agli spot che pubblicizzano il gioco d'azzardo. Un'altra norma incompiuta è anche quella sulle bevande analcoliche, che in base alla legge Balduzzi devono essere commercializzate con un contenuto di succo naturale non inferiore al 20%. Ebbene, manca ancora un decreto del ministero della Salute per la definizione dei criteri per la formazione del personale adibito alla produzione, alla somministrazione e alla commercializzazione degli alimenti. Al palo c'è anche il nuovo sistema di remunerazione della filiera del farmaco. La legge di stabilità proroga al 30 giugno 2013 il termine per l'adozione del nuovo sistema, con la possibilità di un ulteriore slittamento al 31 dicembre.
fonte: adn, conferenza regioni
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