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Fda, l’azitromicina può causare aritmie mortali. Per l’Alzheimer basterà dimostrare che il farmaco da approvare rallenta il declino cognitivo

Farmaci Redazione DottNet | 14/03/2013 08:57

Allarme della Food and drug administration (FDA), l'ente governativo statunitense per la regolamentazione dei farmaci, sull'uso di uno degli antibiotici piu' diffusi negli Stati Uniti e nel mondo: le compresse contenenti il principio attivo azitromicina possono causare aritmie cardiache mortali in alcuni pazienti. In una nota, la Fda ricorda che uno studio pubblicato sul New England Journal of medicine pochi mesi orsono aveva confrontato il rischio di morte cardiaca legato all'uso di diversi farmaci antibatterici, individuando tra i pazienti che prendevano l'antibiotico a base di azitromicina un tasso di decessi decisamente piu' alto.

Nel suo comunicato la Fda mette in guardia dalla possibilita' che il farmaco causi ''battiti cardiaci irregolari che possono condurre ad un ritmo cardiaco anormale e potenzialmente letale'' in cui i tempi delle contrazioni cardiache diventano irregolari. I pazienti a rischio particolare - spiegano ancora gli esperti dell'Agenzia federale Usa - sono quelli che hanno gia' alcuni fattori di pericolo come bassi livelli di potassio o magnesio o che prendono altri farmaci che possono avere effetti sulla funzionalita' cardiaca.

Alzheimer. Per ottenere l'approvazione della regolamentazione per un nuovo farmaco per l'Alzheimer sara' sufficiente dimostrare che rallenta il declino cognitivo: e' questa la proposta avanzata dalla Food and Drug Administration (Fda) per aiutare le aziende che sviluppano nuovi trattamenti per malati di Alzheimer in fase iniziale, prima della comparsa della malattia. Lo segnala l'Aifa dal suo sito.  Finora infatti la mancanza di marcatori biologici definitivi per le prime fasi dell'Alzheimer ha reso impossibile inserire pazienti negli studi su nuovi farmaci. Per questo l'Fda propone di 'ammorbidire' le sue linee guida per la sperimentazione di farmaci di fase iniziale per Alzheimer, e permettere ai ricercatori di dimostrare che il farmaco rallenta solo il declino cognitivo, e non miglioramento cognitivo e deterioramento funzionale.

Nelle sue linee guida l'Fda spiega il suo pensiero sul modo in cui i ricercatori possono identificare e selezionare i pazienti con malattia in fase precoce di Alzheimer, o coloro che sono a rischio di sviluppare la malattia, per la partecipazione a studi clinici. I pazienti in fase iniziale di Alzheimer non sempre hanno limitazioni funzionali, come problemi a vestirsi, fare il bagno e prendersi cura dei propri bisogni quotidiani.  L'Fda propone che, per ottenere l'approvazione di regolamentazione per un nuovo farmaco, sia sufficiente dimostrare che questo rallenta il declino cognitivo di questo gruppo di persone. Dopo l'approvazione iniziale, le aziende dovrebbero condurre studi piu' ampi e articolati per mostrare che il miglioramento della funzionalita' mentale si traduce in un miglioramento della salute. La bozza del documento pubblicato dall'Fda per 60 giorni sara' soggetta a variazioni sulla base di commenti che arriveranno dal pubblico.

Fonte: Fda, aifa

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