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Per il ticket farmaci gli italiani hanno speso un miliardo. Aumenterà dal 2014

Farmaci Redazione DottNet | 19/03/2013 19:56

Il caro ticket pesa sulle tasche degli italiani per circa 5 miliardi di euro, tra compartecipazione della spesa sui farmaci e per visite specialistiche ed esami diagnostici. Cifra cui dal primo gennaio 2014 si dovranno aggiungere altri due miliardi di euro per effetto dell'ultima manovra Tremonti dell'estate 2011 se non ci saranno interventi correttivi, resi difficili sia dalla situazione economica che politica.  

Per i farmaci i cittadini tirano fuori dal proprio portafoglio circa 1 miliardo di euro: secondo i dati del ministero della Salute, si tratta di circa 300 milioni da imputare al ticket vero e proprio (declinato in modo diversificato dalle Regioni) mentre gli altri 7-800 milioni di euro si spendono per il cosiddetto 'spread', cioe' la differenza tra il prezzo rimborsato dal Ssn e quello del medicinale che si vuole acquistare (tipicamente la differenza tra il generico e il farmaco 'griffato'). Che i cittadini contribuiscano al contenimento della spesa pubblica lo aveva sottolineato nei giorni scorsi anche Federfarma rilevando il calo del 9,1% della spesa farmaceutica convenzionata, visto che, aveva osservato la presidente Annarosa Racca ''le quote di partecipazione a carico dei cittadini crescono a seguito degli aumenti dei ticket a livello regionale, ma anche a causa del ricorso dei cittadini a medicinali di marca piu' costosi, con pagamento della differenza di prezzo rispetto all'equivalente meno costoso''.

Ma la compartecipazione maggiore si ha per visite ed esami, per le quali ormai i cittadini sempre piu' spesso si rivolgono al privato-privato: secondo i dati aggiornati a fine 2012, infatti, i cittadini hanno speso quasi 1,3 miliardi di euro per le prestazioni di specialistica ambulatoriale nelle strutture pubbliche e circa 3 miliardi di euro nelle strutture private convenzionate tra ticket nazionali (con una franchigia a 36 euro) e i superticket regionali, che aggiungono una quota fissa per ricetta (in genere di 10 euro).

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Fonte: fiaso, bocconi

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