L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato il “Rapporto sulla pubblicità dei medicinali presso gli operatori sanitari in Italia”, relativo all’anno 2012 (clicca qui per scaricare il documento completo), che raccoglie le evidenze scaturite dall’attività di monitoraggio dei materiali realizzati per promuovere i farmaci presso gli operatori sanitari. Il monitoraggio della pubblicità rivolta agli operatori sanitari è essenziale per garantire che le terapie prescritte siano appropriate.
Le informazioni contenute nelle comunicazioni a fini promozionali devono essere infatti corrette, aggiornate e rispondenti a quanto contenuto nei documenti approvati dagli enti regolatori, ovvero i riassunti delle caratteristiche del prodotto (RCP). In tutto il 2012, presso l’AIFA, sono stati depositati 7.354 dossier, dei quali 7.327 (il 99,6%) erano costituiti da mezzi promozionali (MP - per Mezzo Promozionale si intende il complesso del materiale promozionale contenuto in un singolo dossier, indipendentemente dal fatto che esso sia riferito ad uno o più medicinali e/o sia costituito da uno o più elementi promozionali (ad esempio opuscolo, gadget pubblicitario, ecc.). Dei rimanenti 27 dossier, 14 recavano segnalazioni di presunte irregolarità nella pubblicità di 15 medicinali mentre 13 contenevano materiale risultato estraneo all’ambito della pubblicità dei medicinali. Tra gli elementi promozionali, quelli più utilizzati sono risultati gli opuscoli pubblicitari, presenti nel 45,2% dei mezzi promozionali (3.311 totali), seguiti dalla categoria “pubblicazione indicizzata” pari all’11,6% del totale (852 elementi), dai gadget pubblicitari (9,4% del totale con 688 elementi) e dalle presentazioni, che si sono attestate al 9,3% del totale (680 elementi). Nel corso del 2012 solo parte delle aziende farmaceutiche ha fornito informazioni sugli operatori sanitari che sono stati destinatari delle comunicazioni a fini promozionali. L’indicazione dei destinatari è risultata precisa in poco più della metà dei dossier, mentre in più di tremila mezzi promozionali (pari al 41,1% del totale) non era specificata.
Fonte: Aifa
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