La sigaretta elettronica sarebbe il metodo più facile per smettere d fumare. Questo emerge dai risultati di un'indagine svolta dal centro studi della Federazione nazionale dei medici di famiglia (Fimmg) per l'Adnkronos Salute: il 60% dei medici di famiglia consiglia questa strada ai propri pazienti per liberarsi, o almeno ridurre, dal vizio del tabacco che provoca seri danni alla salute.
«L'indagine dimostra che i medici di medicina generale, in assenza di qualsiasi programma di informazione da parte dei produttori dei nuovi device e da parte dei responsabili dei servizi sanitari» ha detto Paolo Misericordia, responsabile del Centro studi della Fimmg, «presentano livelli di aggiornamento sufficientemente elevati che permettono loro di orientare e sostenere corretti stili di vita». Ma il trend positivo delle vendite della E-cig si nota anche in farmacia con un aumento del 10% nelle vendite, almeno nell'ultimo periodo. Al riguardo Antonino Annetta, vice presidente di Federfarma Lazio, ha spiegato: «Chi la chiede al farmacista nel 60% dei casi lo fa autonomamente, ma nel 40% arriva in farmacia perché è il medico di famiglia ad aver consigliato l'e-cig per smettere di fumare». «Noi vendiamo le stesse sigarette elettroniche che si trovano nei negozi specializzati spuntanti come funghi nell'ultimo anno» precisano i farmacisti. «È chiaro che oggi assistiamo ad un forte richiamo di questo prodotto legato alla gestualità che il fumatore può mantenere tenendo in mano l'e-cig, rispetto ai vecchi rimedi come il cerotto con la nicotina, finiti nel dimenticatoio. Il successo delle sigarette elettroniche è frutto anche della pubblicità mediatica che hanno avuto e della grande richiesta di alternative per smettere di fumare.
Unione Europea. La Commissione europea deve fare chiarezza sui rischi legati all'uso della sigaretta elettronica, fornendo ''dati certi'' con l'obiettivo di tutelare la salute dei cittadini. E' quanto afferma l'eurodeputato della Lega Nord Matteo Salvini, sottolineando come negli ultimi mesi la sigaretta elettronico abbia conosciuto ''una grande diffusione sul mercato italiano ed europeo''. Nonostante tale diffusione, non esiste al momento nessuno studio scientifico sugli effetti derivanti dall'uso prolungato di questo dispositivo e la regolamentazione in merito alla produzione e alla commercializzazione e' molto scarsa. Salvini ricorda che le norme Ue stabiliscono che i prodotti il cui contenuto superi una determinata soglia di nicotina ''debbano venire omologati come presidi medico-chirurgici''. Il problema e' che, in assenza di studi scientifici, ''le soglie fissate rischiano di risultare arbitrarie e quindi sostanzialmente inutili''. L'europarlamentare italiano invita dunque la Commissione Ue a fornire dati chiari affinche' le soglie fissate siano ''ragionevoli''.
Fonte: adn
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