Cambia per la quarta volta la nota Aifa numero 13, che regola la prescrivibilità dei farmaci ipolipemizzanti a carico del Ssn. Le novità sono dettate dalla determina dell’Agenzia pubblicata sulla Gazzetta ufficiale della scorsa settimana: escono dalla rimborsabilità i sequestranti acidi biliari, entrano nella nota i pazienti con “rischio medio” (LDL tra 100 e 130) e quelli che presentano un risk score tra il 5 e il 10% per CVD fatale a 10 anni, il fenofibrato diventa il farmaco di prima scelta per i pazienti in trattamento con statine con HDL basse e/o trigliceridi elevati e infine si rivedono gli elenchi dei farmaci di I e II livello per i trattamenti a rischio moderato, alto e molto alto.
Secondo l’Aifa l’aggiornamento si è reso indispensabile alla luce delle evidenze scientifiche emerse dalle linee guida Esc (European society of cardiology), ma la spiegazione non sembra bastare ai medici di famiglia. Tra i quali le note Aifa provocano sempre maggiore insofferenza. «Con queste ultime modifiche» spiega Saffi Giustini, responsabile Area farmaco della Simg «la nota 13 arriva a misurare 14 pagine. Qualcuno pensa davvero che il medico possa mettersi a sfogliare la nota come se fosse un catalogo mentre prescrive davanti al paziente?». AI generalisti, invece, servirebbe ben altro: «Basterebbe una semplice flow chart, un diagramma di flusso che dica sinteticamente a chi possono essere prescritte le statine regime di rimborsabilità.
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Fonte: federfarma, aifa
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