''La decisione adottata dalla Regione Campania di bloccare la mobilita' dei pazienti verso altre Regioni sarebbe stato opportuno inserirla in accordi bilaterali tra le Regioni piuttosto che come provvedimento unilaterale''. E' quanto sottolinea in una nota il presidente della Fiaso (Federazione italiana Asl e ospedali), Valerio Fabio Alberti, in merito al provvedimento con cui in Campania si rende piu' difficile la mobilita' sanitaria limitatamente ad alcune (cinque) prestazioni per le quali e' richiesto il rilascio di un'autorizzazione.
Alberti sottolinea la necessita' di ''garantire ai cittadini la liberta' di scelta sulle cure''. ''Questo - osserva il presidente della Fiaso - per non creare provvedimenti distonici tra Regioni in merito al diritto di scelta e liberta' di movimento dei cittadini sviluppando, invece, logiche programmatorie piu' ampie magari per aree di complessita' assistenziale piu' elevate applicando una rigorosa politica di appropriatezza''. Anche la segreteria nazionale del Sindacato dei Medici Italiani (Smi), riunita a Roma, lo scorso fine settimana, ha criticato l'approvazione del decreto della Regione Campania che limita la libera scelta dei cittadini di farsi curare per alcune patologie nelle strutture sanitarie regionali limitrofe. Per il segretario nazionale dello Smi, Salvo Calì, "questa scelta lascia perplessi, perchè è dettata da un malinteso federalismo che trasforma le Regioni in piccoli Stati-nazioni con logiche esclusive che rischiano di compromettere l'universalità dell'accesso ai servizi sanitari e la libera scelta dei cittadini che intendono farsi curare nelle strutture delle regioni limitrofe".
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Fonte: Fiaso, Smi
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