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Sciopero farmacie comunali, fioccano le polemiche. Fofi, cercare la mediazione

Farmacia Redazione DottNet | 23/04/2013 15:46

Ha suscitato polemiche lo sciopero delle farmacie comunali che si è tenuto ieri, proclamato dai sindacati confederali. Se da una parte Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil parlano di 'tentativo di ledere i diritti dei lavoratori', dall'altro Assofarm, l'associazione di categoria, respinge le critiche al mittente.

 L'astensione, che ha riguardato circa 3mila lavoratori in tutta Italia, è stata decisa a sostegno del rinnovo del contratto di lavoro. Tra i nodi sul tappeto le tabelle retributive, l'organizzazione del lavoro e della gestione dei permessi retribuiti e l'orario per i nuovi assunti. ''I sindacati - spiega una nota - registrano l'intenzione da parte di Assofarm di mettere in discussione diritti importanti e di non dare un giusto adeguamento delle retribuzioni, ferme da oltre due anni''.  Lo sciopero, solo per citare alcuni dati di adesione, ha avuto una partecipazione dell'80% dei lavoratori a Torino, mentre a L'Aquila del 30%. ''Da più di un anno Assofarm porta avanti il difficile tentativo di salvaguardare tutti, ripeto tutti, i posti di lavoro delle Aziende associate, in un momento in cui la redditività è in netto calo e le farmacie private iniziano a fallire. E' inaccettabile sentirsi dire che stiamo costruendo il Far West dei diritti dei lavoratori - afferma il Presidente dell'associazione Venanzio Gizzi - è falso sostenere che si vogliono penalizzare i dipendenti delle Farmacie Comunali che Assofarm ritiene essenziali ed imprescindibili per la propria missione''.  Da risolvere, spiega Assofarm, c'è anche il problema della disuguaglianza dei costi tra farmacie private e comunali: ''Oggi un farmacista dipendente di farmacia pubblica ha un costo per l'azienda superiore del 20% in più di un collega del settore privato - sottolinea Gizzi - Assofarm chiede maggiore responsabilità e comprensione alle proprie controparti sindacali''.

 

Il commento della Fofi. ''E' con preoccupazione che si assiste all'inasprirsi dei toni nelle trattative per il rinnovo del contratto dei dipendenti delle farmacie comunali. Il momento e' difficile tanto per il Paese quanto per il servizio farmaceutico e sia Assofarm sia i sindacati confederali hanno portato fondate argomentazioni al proposito, ma proprio per questo mi sembra fondamentale individuare un terreno comune di mediazione''. Lo afferma Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi) dopo lo sciopero di ieri delle farmacie comunali proclamato dai sindacati confederali.  ''Ancora una volta - aggiunge Mandelli - la Federazione si mette a disposizione delle parti per trovare un punto di partenza e, come sempre, invitiamo i colleghi a considerare la Federazione la casa di tutti i farmacisti. La farmacia comunale e' uno dei pilastri su cui si regge l'assistenza farmaceutica territoriale e preservarne la stabilita' e' interesse della professione e dei cittadini''.

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Fonte: assofarm, Fofi

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