Le casse delle professioni sanitarie per la prima volta insieme per potenziare il welfare a tutela dei propri iscritti. In un incontro nell'ambito della Giornata nazionale della Previdenza Enpam, Enpav e Onaosi hanno annunciato ufficialmente la volontà di collaborare sul fronte dell'assistenza.
Se prima gli enti di previdenza e assistenza tutelavano il professionista soprattutto a partire dal momento della pensione oppure in caso di disgrazie, oggi è sempre più necessario che tutelino l'iscritto anche nella fase lavorativa. "Dobbiamo passare dalle grandi sfortune alle grandi sfide - ha detto il presidente dell'Enpam Alberto Oliveti (nella foto) -. Infatti non possiamo dare per scontato che un iscritto possa costruirsi una pensione adeguata se non ci interessiamo al lavoro e alla qualità del percorso professionale, facendo attenzione a periodi in cui gli può capitare di interrompere l'attività o di guadagnare di meno. L'incontro di oggi ha il senso di sviluppare logiche di integrazione, di confronto e di supporto fra vari enti. È evidente che trovarsi compatti, uniti di fronte a certe fragilità ci rende tutti più forti." Gianni Mancuso, presidente dell'Enpav (veterinari) ha posto l'accento sulla capacità degli enti dei professionisti di essere flessibili di fronte ai bisogni degli iscritti e ha sottolineato la necessità di allargare la copertura assistenziale ad altri ambiti, come gli infortuni sul lavoro: "La A di assistenza deve estendersi sempre di più alla vita attiva", ha detto.
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Fonte: Enpam, Enpav, Onaosi
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
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