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Entro giugno nuovo farmaco della Roche contro il melanoma

Farmaci Redazione DottNet | 24/05/2013 18:58

Sara' presto disponibile anche in Italia, forse gia' entro il mese di giugno, una nuova arma terapeutica contro la forma avanzata di melanoma: vemurafenib, prima terapia personalizzata, prodotta nello stabilimento Roche di Segrate (Milano) per tutto il mondo.  

La terapia e' personalizzata perche' questo farmaco biologico agisce solo nei pazienti portatori di una mutazione del gene BRAF (il 50%) e riesce a inibire la relativa proteina, riconosciuta come responsabile della proliferazione cellulare.  ''E' una nuova speranza per i pazienti - dice Paolo Ascierto dell'Istituto Tumori Pascale di Napoli - perche' gli studi confermano che il farmaco raddoppia il tempo di sopravvivenza dei pazienti con melanoma metastatico in fase avanzata, portandolo da 6-9 mesi a 13-16 mesi, con punte (il 30%) fino a 2-3 anni''.  ''Non solo – continua Ascierto - ma tra gli esperti si parla di 'Effetto Lazzaro', per sottolineare il beneficio immediato che vemurafenib e' in grado di apportare in pochi giorni al paziente, e con una tollerabilita' accettabile, visto che solo il 4-5% dei pazienti ha interrotto il trattamento per dolori articolari o cattiva funzionalita' epatica, effetti peraltro transitori''.  Dopo la diagnosi pero' il paziente deve sottoporsi a un test molecolare per sapere se e' portatore del gene BRAF mutato, perche' solo in questo caso la terapia funziona.

Per questo, l'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e la Societa' Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica (Siapec) hanno certificato 78 centri che hanno superato un programma di controllo qualita' per questo test.   Il farmaco ha un costo (per il Sistema Sanitario Nazionale) di 8000 euro al mese, ma l'accordo di Aifa con Roche - che si accolla anche il costo del test - prevede che se entro tre mesi la terapia non funziona, l'intera spesa verra' rimborsata.  Il melanoma colpisce ogni anno 1800 italiani, e il rischio di svilupparlo nel corso della vita e' di un caso ogni 56 individui per le donne e di un caso ogni 37 per gli uomini, con un rapido aumento dell'incidenza - di circa il 30% - negli ultimi 10 anni. Eppure, emerge da una recente indagine Eurisko, solo il 50% degli italiani sa che e' un tumore maligno della pelle e solo 2 persone su 3 fanno regolarmente il controllo dei nei. E al sole solo il 4% utilizza una crema ad alta protezione.

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Fonte: Roche, Istituto tumori Pascale

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