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Dirigenti della Geymonat falsificavano i farmaci: tre arresti

Farmaci Redazione DottNet | 19/06/2013 15:23

Tre dirigenti della Geymonat sono stati arrestati dai carabinieri del Nas di Latina con l'accusa di aver contraffatto l’Ozopulmin, un medicinale utilizzato per la cura di affezioni respiratorie di bambini e lattanti. L'indagine è stata condotta con l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e l'Istituto Superiore di Sanità (ISS).

Quelle supposte dovevano servire a curare la tosse dei bambini ma quel farmaco era come una 'scatola vuota', senza il principio attivo, quindi inutili e pericolose perche' i piccoli non venivano curati. L'azienda non aveva piu' a disposizione il principio attivo per problemi di accordi commerciali ma non voleva smettere di produrre per non perdere la fetta di mercato. E' quanto hanno scoperto i Nas che hanno sequestrato tre lotti di supposte di Ozopulmin dell'azienda farmaceutica Geymonat (35mila confezioni in tutto), usato prevalentemente per i lattanti e i bambini. L'indagine e' stata condotta con l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e l'Istituto Superiore di Sanita' (ISS) ed ha portato anche all'arresto ai domiciliari di tre dirigenti, accusati di aver ''deliberatamente contraffatto un medicinale utilizzato anche per la cura di affezioni respiratorie di bambini e lattanti'', sono ai domiciliari. ''Controllate se avente in casa Ozopulmin, in caso sospendetene l'uso e consegnate le scatole ai Nas o al farmacista'' ha detto il vicecomandante dei Nas, Antonio Diomeda.
Nel farmaco contraffatto era stato inserito al posto del principio attivo una sostanza ''simile'' (normalmente usata per cosmetici ed integratori alimentari) farmaceuticamente inefficace, ma in grado di simularne la presenza durante le analisi.

L'indagine e' partita dopo la segnalazione di un farmacista di Roma che aveva fatto notare attraverso il sistema di farmacovigilanza che queste supposte si rompevano e non avevano la consistenza giusta. I tre dirigenti dell'azienda farmaceutica Geymonat ''nella piena consapevolezza di esporre a rischi per la salute un considerevole numero di persone e di bambini, avevano posto in commercio un farmaco contraffatto - hanno spiegato i Nas - e non adatto al suo scopo terapeutico, che avrebbe potuto cagionare un aggravamento delle affezioni respiratorie''. Il percorso era questo: i tre arrestati si procuravano il 'sostituto' del principio attivo dalla Francia e dopo eseguivano sul prodotto finito le analisi obbligatorie, ma utilizzando un metodo diverso da quello riconosciuto in modo da fare apparire il prodotto in regola. Una documentazione irregolare accompagnava poi questi farmaci che con scadenza al marzo 2016 sono stati ritirati dal commercio. Tutti, tranne 9mila confezioni che, come ha spiegato Domenico Di Giorgio, direttore dell'Unita' che si occupa di contraffazione dentro l'agenzia del farmaco, potrebbero essere stati gia' utilizzati.

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Fonte: Nas

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