La Regione Emilia-Romagna ha licenziato il nuovo piano sociale e sanitario (2013 e 2014) confermando la propria 'visione' di assistenza, integrando sempre di più sanità e Politiche sociali.
Primo passo sono gli ''ospedali di prossimità o di comunità'', come strutture intermedie tra l'assistenza domiciliare (o in Rsa) e il ricovero ospedaliero, ad esempio per episodi acuti di patologie croniche, pensando agli anziani in costante aumento (restano uno di quegli importanti mutamenti demografici). Sono strutture con meno diagnostica e più assistenza, meno specialistica e più infermieristica. Hanno posti letto per pazienti che hanno bisogno di vicinanza al proprio domicilio. Il riordino conferma anche un dipartimento di emergenza-urgenza di primo livello (Pronto soccorso) in ogni ospedale di distretto, riorganizzando però il secondo livello. E inoltre nelle cure primarie, ai medici di base si aggiunge l'investimento sulle Case della Salute: piccole, medie o grandi in base a popolazione e territori, in quelle grandi sono già disponibili anche servizi di presa in carico per prestazioni specialistiche complesse (ad esempio radiodiagnostica, dialisi e riabilitazione): sono già aperte 52 Case della Salute ma il numero si aggiorna rapidamente e diventeranno 111 con altre nei prossimi due anni. Anche la sanità nel Veneto cambia volto: la riforma che si delinea dalle “schede di dotazione ospedaliera-territoriale” - approvate dalla giunta di Luca Zaia dopo un anno di discussioni - privilegia decisamente la razionalizzazione rispetto ai temuti tagli lineari. Punto di partenza è la limitazione dei ricoveri tramite il rafforzamento delle cure territoriali con la nascita degli ospedali di comunità e delle medicine di gruppo integrate per riavvicinare medici e pazienti. A fronte di una spedalizzazione pari a 3,5 per 1000 abitanti, in linea con la percentuale dettata dal ministero della salute, calano i posti letto ospedalieri riservati ai malati acuti (500 euro il costo giornaliero) e crescono quelli di comunità destinati a riabilitazione e lungodegenza (il cui onere non supera i 150 euro) che sorgeranno in reparti e padiglioni dismessi ma anche in case di riposo; il saldo è +36 (per un risparmio annuale stimato in cento milioni) con conseguente aumento del numero dei primariati che passerà dagli attuali 727 a 754. Ancora, la manovra triennale mira a potenziare l’urgenza-emergenza per assicurare una risposta ai casi gravi entro la «golden hour» (fatidica frazione di tempo spesso decisiva) salvaguardando le eccellenze nella terapia clinica.
Se l’articolo ti è piaciuto inoltralo ad un collega utilizzando l’apposita funzione
Fonte: Regione Emilia Romagna, regione Veneto
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Più formazione per vincere sfida arresto cardiaco improvviso
I vaccini sono adattati alla variante JN.1. Possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri
Bellantone: "la sicurezza dell’assistito è un pilastro fondamentale della qualità delle cure ed è un diritto inalienabile di ogni persona"
"Uso corretto delle risorse non avviene in tutte le regioni"
Commenti