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Il falso viaggia sul web: 100 le farmacie oscurate

Farmaci Redazione DottNet | 20/06/2013 08:47

Il vero boom della contraffazione dei farmaci viaggia online, come spiega Domenico Di Giorgio, direttore della unità che si occupa di lotta alla contraffazione dell'agenzia italiana del farmaco: “solo l'1% dei siti che vendono farmaci rispettano le norme.

 Il ''canale'' Internet resta la porta principale per l'accesso di questi prodotti pericolosi, spesso contaminati con ingredienti inattesi (addirittura gesso o vernice). Il grosso lavoro che Aifa e altre amministrazioni fanno in sinergia ha portato a risultati notevoli (oltre 100 le farmacie ''oscurate'')”.  I riscontri relativi ai controlli in corso in questi giorni per l'operazione doganale Pangea evidenziano che ci sono ancora molti ''clienti'' italiani che ricorrono a questi siti pericolosi, per approvvigionarsi per lo piu' di farmaci per usi ''non terapeutici'' (steroidi, prodotti per disfunzioni erettili, dimagranti...). La contraffazione che arriva nei canali ufficiali della distribuzione ha invece percorsi diversi. In Germania uno studio effettuato dalle autorità tedesche alcuni anni fa portò al campionamento di 39 farmaci a base di uno stesso principio attivo e risultato' che per il 20% il produttore aveva acquistato il principio attivo da un fornitore diverso da quello approvato dalle autorità, probabilmente sul libero mercato internazionale attraverso broker, e quindi da una fonte non controllata ne' controllabile ma più economica.

Un caso più tragico di contraffazione farmaceutica è avvenuto negli USA, causando oltre 100 vittime: i fornitori asiatici di una multinazionale americana, ha ricordato Di Giorgio, hanno inviato un principio attivo (eparina) 'tagliato' con una sostanza tossica che alle analisi di laboratorio dava le stesse risposte del principio attivo corretto. Il principio attivo ''tagliato'' è stato così utilizzato per produrre un farmaco che è stato distribuito nella filiera legale, con esiti disastrosi.  Ma la lotta la farmaco falso è ancora più accanita è vitale in luoghi del mondo dove i farmaci taroccati sono dei veri e propri salvavita. In Africa ad esempio il 50% dei medicinali contro la malaria è stato contraffatto, rappresentando così un rischio mortale. Fra le iniziative messe in campo c'è anche quella di 600 mini-laboratori portatili, messi a punto dalla Merck e distribuiti gratuitamente in 80 Paesi in via di sviluppo. Più della metà di questi paesi è in Africa, un terzo in Asia.

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Fonte: Aifa

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