L’Enpam ha dato il via alla dismissione del proprio patrimonio abitativo romano. Il primo lotto messo in vendita è costituito da cinque edifici, per un totale di 300 appartamenti (su 4.500 posseduti nella capitale).
“Il piano di dismissione degli immobili abitativi romani – dice il presidente Alberto Oliveti – è stato studiato per potere reinvestire il ricavato in modo più redditizio. La vendita dei primi 300 appartamenti oltre a garantirci un immediato e consistente risparmio sull’Imu – è il primo passo di una strategia che ci permetterà di continuare a pagare pensioni adeguate agli iscritti anche nel lungo periodo”. Ad occuparsi della cessione sarà la società Enpam Real Estate (E.R.E. srl), incaricata dalla stessa Fondazione Enpam. Sulla base della procedura stabilita di comune accordo con gli inquilini già residenti, la Ere mette in vendita gli interi complessi immobiliari, da cielo a terra. Il bando per la vendita dei primi cinque immobili, iscritti a bilancio per un valore di circa 34 milioni di euro, è stato pubblicato stamattina sui siti internet www.enpam.it ewww.enpamre.it . I bandi relativi ai prossimi lotti verranno pubblicati in seguito. Gli inquilini potranno presentare la loro offerta d’acquisto dando vita a soggetti giuridici collettivi (ad esempio cooperative).
· il complesso in via degli Estensi 91/93, acquistato nel 1961, situato nel quartiere Bravetta;
· il fabbricato in via Attilio Friggeri 131, acquistato nel 1962, situato nel quartiere Balduina;
· il fabbricato in via Marco Celio Rufo 12, acquistato nel 1965, situato nel quartiere Tuscolano;
· il fabbricato in via Canton 49, acquistato nel 1984, situato nel quartiere Torrino;
· il fabbricato in via Francesco Tovaglieri 185, acquistato nel 1986, situato nel quartiere Tor Tre Teste.
Clicca qui per iscriverti al Gruppo
Fonte: enpam
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
Il cedolino è già disponibile, mentre i pagamenti partiranno a inizio mese
Commenti