Importanti novità in arrivo per l’Enpam. A cominciare dalla revisione dello Statuto che comporterà la riduzione del numero dei componenti del Consiglio di amministrazione, un Consiglio nazionale formato sia da Presidenti di Ordine sia da rappresentanti eletti dai contribuenti, con una netta separazione dei ruoli fra chi amministra e chi controlla.
I principi ispiratori della prossima riforma dello statuto dell’Enpam rappresentano una svolta epocale per l’Ente, che, lo ricordiamo, è il primo in Italia come numero d’iscritti, frutto del lavoro delle commissione paritetica Enpam-Fnomceo. Il nuovo statuto, oltre alle tradizionali funzioni previdenziali e assistenziali, prevedrà per l’Enpam un ruolo crescente nel welfare, che si tradurrà in un maggiore sostegno agli iscritti. Verrà messo nero su bianco che investimenti economici dovranno essere finalizzati alla previdenza. Inoltre, dal punto di vista della rappresentanza, è previsto il mantenimento delle attuali consulte, espressione delle varie categorie di contribuenti, e l’introduzione di un “Osservatorio dei pensionati”, i cui componenti avranno diritto di parola alle sedute del Consiglio nazionale. La Commissione paritetica Enpam-Fnomceo è attualmente al lavoro per definire nei dettagli la proposta finale. Concluso l’iter preparatorio, il testo verrà sottoposto al voto dell’attuale Consiglio nazionale – formato dai presidenti o delegati dei 106 Ordini dei medici e degli odontoiatri d’Italia – e diventerà esecutivo dopo l’approvazione da parte dei ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia).
Revisione in vista per i compensi degli Organi collegiali: La revisione dei compensi degli Organi collegiali dell’Enpam sarà all’ordine del giorno del prossimo Consiglio nazionale ordinario della Fondazione. Lo hanno deciso i componenti dello stesso Consiglio approvando a maggioranza una mozione in cui contestualmente si riconosce al Presidente e al Consiglio di amministrazione dell’Enpam di aver “reso trasparenti tutti gli atti della gestione della Fondazione”. Nel documento si sottolinea che una completa riforma del meccanismo dei compensi dei membri degli organi collegiali è “indispensabile” e che deve essere fatta “in seguito all’approvazione del nuovo statuto”. Nel frattempo la mozione impegna il CdA a presentare una proposta di revisione già alla prossima seduta ordinaria del parlamentino della Fondazione. La proposta è stata avanzata dai rappresentanti di dodici Ordini provinciali (Agrigento Bergamo, Catania, Chieti, Como, Cremona, L’Aquila, Lecco, Monza, Pavia, Vercelli e Venezia).
Approvazione del bilancio: Il Consiglio nazionale dell’Enpam ha approvato il Bilancio consuntivo dell’anno 2012, mettendo in luce conti previdenziali migliori rispetto alle ipotesi che erano state alla base dell'ultima riforma delle pensioni. Il documento registra un avanzo di gestione di 1,29 miliardi di euro. Il risultato, superiore a quanto fatto segnare nel 2011 nonché alla stima del Bilancio di previsione, ha determinato un incremento del 10,3 per cento del patrimonio netto, salito a 13,8 miliardi di euro, il livello più alto mai raggiunto nella storia dell’Enpam. “Il risultato del saldo previdenziale registrato nel 2012, che misura la differenza tra entrate contributive e spese per le prestazioni previdenziali e assistenziali nell’anno, è stato superiore dell’8,9% rispetto a quanto era stato prefigurato nel bilancio tecnico predisposto dagli attuari per calcolare la nostra sostenibilità a lungo termine”, ha precisato il presidente della Fondazione Enpam Alberto Oliveti. I conti dell’Enpam oggi sono migliori di quelli che, al momento di approvare l’ultima riforma delle pensioni, erano stati sufficienti a dimostrare una sostenibilità a oltre 50 anni. Il bilancio consuntivo è stato approvato con 94 voti a favore, 10 contrari e nessun astenuto.
Misure in vista per i giovani: L’Enpam promuoverà la previdenza complementare nei confronti dei giovani individuando apposite azioni di sostegno. Lo prevede una mozione approvata a maggioranza dal Consiglio nazionale della Fondazione. Il documento – presentato dagli Ordini di Agrigento, Aosta, Bergamo, Catania, Chieti, Como, Cremona, L’Aquila, Lecco, Monza, Pavia, Venezia e Vercelli – impegna il Consiglio di amministrazione dell’Ente dei medici e degli odontoiatri a favorire l’adesione dei camici bianchi di età inferiore a 35 anni al fondo di previdenza complementare FondoSanità, che l’Enpam ha contribuito a istituire.
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Fonte: enpam
Se il medico o l’odontoiatra dipendente, a 65 anni di età, ha raggiunto il diritto alla pensione (cioè ha 42 anni e 10 mesi di anzianità contributiva più tre mesi di finestra se uomo e 41 anni e 10 mesi se donna), deve essere collocato a riposo
Quando ad essere accentrati sono periodi contributivi particolarmente lunghi, il costo può diventare importante e divenire un deterrente spesso insuperabile
L’integrazione, in Enpam, è curata dal Servizio Trattamento Giuridico e Fiscale delle Prestazioni, dell’Area della Previdenza.
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