Esiste un 'mercato parallelo' dei farmaci destinati all'Italia ma venduti all'estero, dove ci si guadagna di più, che tra l'altro provoca la mancanza di tali medicinali proprio nelle nostre farmacie.
E' quanto si sostiene nell'esposto denuncia presentato dal presidente di Assiprofar Federfarma Roma, Franco Caprino (nella foto), alla procura della capitale. In sostanza si sostiene che grossisti e farmacisti comprano medicinali destinati al mercato italiano e li vendono su mercati dove si guadagna di più, come Germania o Regno Unito. Ciò comporterebbe - secondo Federfarma Roma - la carenza o anche l'irreperibilità per lunghi periodi di molti farmaci e un contingentamento degli stessi da parte delle aziende. Il risultato finale è che spesso i pazienti, anche affetti da gravi patologie, non trovano le medicine loro necessarie. Tra i farmaci interessati dal 'mercato parallelo', antidepressivi, prodotti per il trattamento del morbo di Parkinson e dell'ipertensione e antiepilettici. Nell'esposto Federfarma Roma fa anche alcuni esempi, come il Mirapexin 2,1 che in Italia costa 53,10 euro al netto dell'Iva e dello sconto, cioè 'prezzo ex factory', mentre in Germania il costo in farmacia è di 275,10 euro, sempre 'ex factory'.
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Fonte: Federfarma
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